Milano, 19 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo una settimana molto nervosa in scia allo stallo nelle trattative tra la Grecia e i suoi creditori internazionali. I tempi sono sempre più stretti per trovare un accordo e lunedì è stato convocato un vertice straordinario a Bruxelles tra i leader europei. Anche oggi non si è vista nessuna schiarita. Oggi la Bce ha approvato un nuovo incremento dei fondi Ela, la liquidità di emergenza a diposizione delle banche elleniche. Secondo il Financial Times, l’entità dell’intervento sarebbe inferiore rispetto ai 3 miliardi di euro richiesti da Atene. I listini azionari hanno beneficiato ancora delle indicazioni arrivate due giorni fa dalla Federal Reserve che, attraverso Janet Yellen, ha fatto sapere che la stretta monetaria in modo graduale. In questo quadro, nel giorno delle ‘tre streghe’, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell’1,07% a 22.699 punti.

Gli acquisti hanno premiato i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l’1,44% a 14,71 euro, Montepaschi l’1,03% a 1,848 euro, Popolare di Milano il 2,77% a 0,944 euro, Intesa SanPaolo l’1,32% a 3,222 euro, Ubi Banca l’1,33% a 7,20 euro, Unicredit l’1,90% a 6,15 euro. Fca (-0,22% a 13,50 euro) è finita ancora sotto i riflettori del mercato dopo le indiscrezioni, rilanciate da Reuters, secondo cui gli advisor del Lingotto e di General Motors sarebbero al lavoro sull’ipotesi fusione, finora però sempre scartata dal Cda del colosso auto di Detroit. A detta dei rumors, Gm avrebbe conferito un mandato a Goldman Sachs e Morgan Stanley mentre l’advisor di Fca sarebbe Ubs. Exor, la holding della famiglia Agnelli, starebbe invece lavorando con Lazard. In casa del Lingotto da segnalare la brillante performance di CBH Industrial che ha archiviato la seduta con un progresso del 5,64% a 8,05 euro.

Positiva la galassia Eni con il titolo della casa madre che ha guadagnato l’1,26% a 16,04 euro, mentre Saipem (+0,43% a 9,255 euro) si è rialzata dopo lo scivolone di ieri in scia ad alcune indiscrezioni di stampa che ipotizzavano un possibile aumento dell’indebitamento nel secondo trimestre, notizia che se confermata renderebbe ancor più pressante una possibile ricapitalizzazione del gruppo petrolifero. La controllata di Eni, attraverso una nota ufficiale, ha ribadito come “nessuna operazione di aumento di capitale e/o di rifinanziamento è stata portata all’attenzione del Consiglio di amministrazione”. Positiva Telecom Italia (+0,51% a 1,161 euro) che è stata tutta settimana sotto i riflettori in scia ai rumors di un rafforzamento nell’azionariato da parte di Vivendi. Questa mattina il presidente Giuseppe Recchi ha riposto ai rumors sull’ipotesi di cessione di Tim Brasil dichiarando che Telecom Italia andrà avanti con la propria strategia. Recchi ha poi aggiunto che i colloqui con Enel per la realizzazione della rete a banda larga stanno andando avanti. Debole Autogrill (-0,19% a 7,70 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da JP Morgan. Gli analisti della banca americana hanno tagliato il giudizio sulla società dei Benetton a neutral dal precedente overweight.

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