Milano, 22 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato rialzo con la questione Grecia che resta in primissimo piano e che sta tenendo gli investitori con il fiato sospeso. Secondo l’ultima indiscrezione riportata da Bloomberg, ad Atene sarebbe rimasta una liquidità sufficiente per appena sei settimane, intorno quindi alla fine di maggio, nonostante la decisione di rastrellare risorse dagli enti locali trasferendole alla Banca centrale greca. In serata i tecnici di Bruxelles faranno una prima valutazione delle riforme presentate finora dal governo ellenico per aggiornare i ministri in vista dell’Eurogruppo di venerdì, dove non sono attese comunque decisioni chiave. Per un eventuale accordo sulle riforme da implementare e quindi sullo sblocco degli aiuti da oltre 7 miliardi di euro, bisognerà aspettare fino all’11 maggio, in occasione dell’Eurogruppo di Bruxelles. Nell’attesa a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,32% a 23.315 punti.
Acquisti sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 2,54% a 13,72 euro, Montepaschi lo 0,78% a 0,576 euro, Popolare di Milano l’1,99% a 0,918 euro, Intesa SanPaolo l’1,31% a 3,072 euro, Unicredit il 3,36% a 6,29 euro. Nota stonata Ubi Banca che ha chiuso con una flessione dell’1,30% a 7,185 euro. Positiva Autogrill (+1,01% a 8,99 euro) all’indomani dei nuovi contratti vinti in Nord America. Attraverso la controllata HMSHost, il gruppo della famiglia Benetton si è aggiudicato quattro contratti per la gestione di 40 punti vendita negli aeroporti di Houston, negli Stati Uniti, e di Montreal, in Canada. La società stima che le due operazioni genereranno un fatturato cumulato di circa 790 milioni di dollari nel periodo di durata complessiva dei contratti. Nel settore energetico, dopo una mattinata difficile, i titoli petroliferi hanno recuperato seguendo l’andamento delle quotazioni del greggio che nel pomeriggio si sono riportate sopra quota 56,50 dollari al barile. E così a fine giornata Eni ha guadagnato lo 0,41% a 17,01 euro, mentre Saipem è avanzata dello 0,43% a 11,52 euro. In rosso invece la galassia Enel: il titolo della casa madre ha perso l’1,07% a 4,214 euro, mentre la controllata Enel Green Power ha lasciato sul parterre l’1,17% a 1,763 euro.
Sotto i riflettori Mediaset (-0,09% a 4,424 euro) con la controllata Ei Towers che non sembra voler mollare la presa su Rai Way. “Non è un addio ma un arrivederci”, ha detto l’amministratore delegato della società, Guido Barbieri, al termine dell’assemblea parlando del ritiro dell’Opas sulle torri della Rai da parte di Ei Towers. Niente addio quindi, nonostante lo stop di Consob, Antitrust e Cda della stessa Rai, ma un arrivederci con il coinvolgimento di altri soggetti. L’obiettivo ora sarebbe quello di creare un polo delle torri nazionale con gli interlocutori che potrebbero essere F2i e Telecom Italia.
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