Milano, 23 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso in attesa dell’esito dell’incontro a Berlino tra Tsipras e Merkel. Nel pomeriggio Mario Draghi, in un intervento al Parlamento Ue, ha dichiarato che la ripresa dell’Eurozona si è rafforzata e l’inflazione rimarrà molto bassa nei prossimi mesi ma con qualche spiraglio di risalita dei prezzi a fine anno. Il numero uno dell’Eurotower si è poi soffermato sul quantitative easing e i suoi effetti positivi, che non devono distrarre i Governi. Sempre nel pomeriggio la Bce ha fatto sapere che la scorsa settimana gli acquisti di titoli sono saliti a 16,55 miliardi di euro rispetto ai 9,7 miliardi della settimana precedente. Mentre sul secondario lo spread Btp-Bund si è mantenuto poco sopra quota 100 punti base, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,52% a 23.057 punti.
Pirelli (+1,77% a 15,50 euro) grande protagonista è salita oltre il prezzo dell’Opa a 15 euro che si apprestano a lanciare i cinesi di China Chemical (ChemChina) a seguito dell’accordo con Camfin. L’accordo prevede il successivo lancio di un’Opa sul rimanente capitale azionario ordinario di Pirelli a un prezzo di 15 euro per azione e lancerà l’Opa volontaria sull’intero capitale di risparmio di Pirelli a un prezzo per azione di risparmio di 15 euro, condizionata al raggiungimento di non meno del 30% del capitale azionario di risparmio, con l’obiettivo del delisting di Pirelli. Nel comparto bancario vendite su Mps (-0,25% a 0,588 euro), Intesa SanPaolo (-1,02% a 3,094 euro), Ubi Banca (-0,42% a 7,11 euro) e Unicredit (-0,47% a 6,27 euro). In territorio positivo Banco Popolare (+2,68% a 14,53 euro) e Bper (+2,17% a 7,98 euro). Male Fca (-1,84% a 14,94 euro) in scia alla debolezza del comparto automobilistico europeo con l’indice Stoxx Europe 600 Auto & Parts che mostra una flessione di oltre 2 punti percentuali. La scorsa settimana il Lingotto aveva beneficiato dei dati Acea sulle immatricolazioni in Europa che a febbraio hanno evidenziato per Fca un progresso dell’11,2%, meglio del mercato che ha segnato un più 7 per cento. Tra i big di Piazza Affari in rosso anche Enel che ha perso l’1,51% a 4,284 euro.
Bene A2A (+0,93% a 0,972 euro) in scia alle indiscrezioni riportate nel fine settimana da Il Sole 24 Ore secondo cui la multiutility lombarda starebbe discutendo con Sorgenia la creazione di una newco nella quale le due compagnie raggrupperebbero le rispettive centrali a ciclo combinato (4 per Sorgenia e circa 6 per A2A per 10GW di capacità produttiva). Telecom Italia (+1,09% a 1,106 euro), con le parole dell’Ad, Marco Patuano, ha fatto sapere di voler essere protagonista nel realizzare il piano del Governo per portare la banda ultralarga in tutto il Paese. In una lunga intervista ad Affari & Finanza de La Repubblica Patuano ha fatto il punto sulle prossime mosse del gruppo tlc che entro giugno vedrà l’ingresso nel suo capitale di Vivendi con una quota dell’8,3 per cento. Patuano ha infine assicurato sulla situazione patrimoniale di Telecom Italia. “Il gruppo sta lavorando bene: nel 2013 la capitalizzazione di Telecom era di 11,5 miliardi, oggi supera i 20 miliardi”.
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