Roma, 25 feb. (LaPresse) – “Siamo soddisfatti dell’opinione espressa dalla Commissione europea sul bilancio italiano. Il riconoscimento della corretta impostazione che abbiamo dato alle finanze pubbliche è un risultato importante soprattutto perché solo pochi mesi fa non era per nulla scontato”. Con queste parole il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha commentato la decisione della Commissione Ue di non aprire una procedura contro l’Italia dopo aver esaminato la Legge di stabilità, in una nota diffusa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“La decisione della Commissione di non avviare una procedura è dovuta – per un verso – alla constatazione dell’esistenza di fattori esterni come il quadro macroeconomico negativo degli ultimi anni – specifica Padoan – ma soprattutto alle riforme strutturali attuate dal Governo italiano e a una politica economica che sostiene la crescita pur continuando nel percorso di risanamento dei conti pubblici”.
Il Mef fa il punto della situazione spiegando che “la Commissione europea ha discusso oggi a Bruxelles, con una riunione del Collegio dei Commissari, le valutazioni annuali sulla crescita nell’Unione affrontando la situazione dei singoli paesi membri. La Commissione ha elevato il livello di attenzione per il livello di squilibri macroeconomici raggiunti da tre paesi (Francia, Germania e Bulgaria) e ha aperto una procedura per squilibri macroeconomici nei confronti di Portogallo e Romania. Nella valutazione della Commissione, il livello di squilibri macroeconomici dell’Italia in tema di debito pubblico e competitività non è cambiato rispetto al passato e quindi non richiede l’apertura di una procedura”. “La Commissione ha anche valutato gli sforzi dei singoli paesi di migliorare i propri bilanci e ha concluso che per Belgio, Italia e Finlandia non è necessario avviare una procedura per deficit eccessivo”, si legge ancora nella nota.

