Milano, 28 nov. (LaPresse) – A novembre 2014, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,2% nei confronti di novembre 2013 (era +0,1% a ottobre). A determinare il calo di questo mese sono i beni energetici non regolamentati: -3,2%, da -2,2% del mese precedente. Al netto dei soli beni energetici, l’inflazione sale a +0,5%, da +0,4% di ottobre. Pesano poi anche i ribassi dei servizi relativi ai trasporti (-1,2%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%). A contenere questo calo sono i rialzi congiunturali dei prezzi di vegetali freschi (+8,5%), frutta fresca (+2,4%) e servizi relativi alle comunicazioni (+1,5%). L’inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0,2% dallo 0,3% di ottobre.
Rispetto a novembre 2013, i prezzi dei beni mostrano una flessione più ampia (-0,4 %, da -0,3% di ottobre) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,9% (da +0,7% del mese precedente). Pertanto, rispetto a ottobre 2014, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% in termini congiunturali e dello 0,5% in termini tendenziali (in accelerazione dal +0,1% di ottobre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e crescono dello 0,2% su base annua (era +0,1% il mese precedente). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,3% su base mensile e fa registrare una crescita su base annua stabile allo 0,2%.
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