Milano, 7 mar. (LaPresse) – “L’ipotesi che Letta abbia raccontato storie è assolutamente non vera. Noi abbiamo sempre esattamente detto come stavano le cose”. Così Fabrizio Saccomanni, ex ministro dell’Economia, intervistato da ‘il Corriere della Sera’ risponde alla critiche mossegli da Rehn e Renzi. “Nel documento di economia e finanza – spiega – ho scritto che il governo italiano si poneva per il 2014 l’obiettivo di una crescita dell’1,1 per cento. E a novembre mi sembrava di aver convinto la Commissione e Olli Rehn che le misure previste dalla legge di stabilità e da altri provvedimenti avrebbero fatto ripartire la nostra economia a quel ritmo. Magari è obiettivo che il governo Renzi può giudicare insufficiente. Ma affermare che si è nascosta la realtà è scorretto”.
Sulla possibilità che l’Europa cambi alcune delle sue regole sui bilanci pubblici, Saccomanni non dà scampo al premier: “Non esiste una possibilità su un milione che vengano cambiate – spiega – l’unanimità non ci sarà mai”. “A pensare male si potrebbe immaginare che l’accelerazione nel cambio di governo sia stata determinata dalla paura che Letta raggiungesse risultati troppo favorevoli: lo spread in discesa, l’economia in ripresa. A quel punto, fra un anno, sarebbe stato molto più difficile mandarci via” scherza in conclusione Saccomanni.
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