Roma, 19 feb. (LaPresse) – Sono a rischio 13,721 miliardi di gettito fiscale previsti dalla Legge di stabilità per il periodo 2017-2020. Lo riferisce la Corte dei Conti. Per i magistrati contabili “la tendenza ad accelerare il gettito presente, anticipando quello futuro, pone in sostanza un problema di tenuta delle entrate a partire dai prossimi anni”. In particolare da acconti di imposta, imposte ad adesione volontaria e aumenti impositivi definiti ma differiti, dovrebbe arrivare nel triennio 2013-2016 un maggior gettito netto (saldo fra maggiori e minori entrate) dell’ordine di 4,2 miliardi, ma comportando “uno sgravio nel triennio successivo”.

“NON SI INCIDE SU CRESCITA E DEFICIT”. Sulla Legge di stabilità pesano “limiti” e “incertezze” su “entrambi gli obiettivi assegnati alla politica fiscale”, ovvero di “essere improntata al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e, contemporaneamente, al servizio delle esigenze di crescita dell’economia”, afferma ancora la Corte dei Conti, che sottolinea che l’impostazione della legge è “non nuova” e “non sembra in grado di incidere in misura significativa sulle prospettive di crescita, né di garantire un solido e rassicurante profilo di rientro del disavanzo pubblico”. Secondo i magistrati contabili “i risultati che emergono dalle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica per il prossimo triennio non sembrano privi di rischi e giustificano una riflessione sulle scelte finora assunte”. “La stessa osservanza delle regole europee in termini di miglioramento tendenziale dei saldi di bilancio non sembra assicurata”, viene ancora spiegato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata