Milano, 6 nov. (LaPresse) – Il consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano ritiene “opportuno” convocare “senza indugio” l’assemblea ordinaria dei soci per rinnovare i vertici, formulando l’auspicio che gli organi societari che nasceranno “si impegnino a conseguire, nei tempi più brevi, il buon esito dell’aumento di capitale”. Lo riferisce Bpm in una nota diffusa al termine del cds. Gli attuali vertici di Piazza Meda chiedono di accelerare per “favorire il raggiungimento di tutti gli obiettivi connessi all’implementazione di un progetto di riforma della governance” per una gestione “sana e prudente” della banca e “all’approvazione in tempi stretti del nuovo piano industriale, anche per assicurare il buon esito dell’aumento di capitale approvato dall’assemblea del giugno 2013”. Inoltre per il cds chiede di convocare l’assemblea “alla luce anche dell’attività svolta dal Comitato Nomine, e al solo fine di assicurare la stabilità nel medio-lungo periodo”. Il cds della Popolare di Milano ha deliberato a maggioranza la richiesta al consiglio di gestione dell’assemblea per il rinnovo del consiglio di sorveglianza, con uno nuovo che preveda la “durata in carica massima statutaria”.
S&P TAGLIA RATING: CAOS GESTIONE. Standard & Poor’s ha tagliato il rating della Banca Popolare di Milano a ‘BB-‘ da ‘BB’, ponendo il giudizio in CreditWatch negativo. Lo riferisce una nota. Il rating era già a un livello ‘junk’. Il downgrade, precisa S&P, riflette “le sfide in temi di corporate governance maggiori di quanto previsto in precedenza”, che “potrebbero compromettere la stabilità della gestione di Bpm, come dimostrano le recenti dimissioni£ del consigliere delegato Piero Montani.
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