Milano, 18 set. (LaPresse) – Riva Acciaio ha depositato alla Corte di Cassazione il ricorso contro il provvedimento di sequestro dei beni del gruppo. Lo riferisce la società. Il deposito dell’atto era stato anticipato ieri da Riva Acciaio nella lettera indirizzata al custode giudiziario, Mario Tagarelli, in cui l’azienda aveva scritto che il provvedimento di sequestro disposto dal Gip di Taranto “lede la nostra autonomia patrimoniale” ed “è illegittimo sotto ogni profilo”. L’azienda aveva inoltre sottolineato che “è nostro fermo intendimento fare tutto tutto quanto possibile in nostro potere per assicurare, nel più breve tempo possibile, la ripresa delle attività produttive dei nostri stabilimenti, che sono state purtroppo sospese in esecuzione del provvedimento di sequestro del Gip di Taranto”. La lettera al custode era stata inviata in copia al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, e al sottosegretario, Claudio De Vincenti.
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