Washington (Usa), 13 ago. (LaPresse/AP) – La fusione tra US Airways e la controllante di American Airlines, AMR Corp, porterebbe alla creazione della più grande compagnia aerea del mondo, riducendo la concorrenza sulle tratte del mercato domestico e portando a maggiori costi e meno servizi per i passeggeri. E’ il parere del dipartimento di Giustizia Usa, che si oppone, insieme ad alcuni Stati federali, all’integrazione da 11 miliardi di dollari delle due compagnie, e ha fatto ricorso al tribunale federale di Washington. Né US Airways né American Airlines hanno voluto commentare nell’immediato la notizia.
A febbraio era stata comunicata l’intenzione di procedere alla fusione, che porterebbe alla creazione di un gruppo con 6.700 voli giornalieri e un fatturato annuo di 40 miliardi di dollari. Il procuratore generale Eric Holder ha affermato tuttavia che le conseguenze dell’integrazione sarebbero “prezzi dei biglietti più alti, costi più elevati e meno scelta”. In scia alla notizia della contrarietà del dipartimento di Giustizia, l’azione US Airways cede quasi 7 punti percentuali a Wall Street, mentre AMR precipita di oltre il 32%. AMR ha tagliato costi e debito recentemente, dopo aver chiesto l’apertura della procedura di bancarotta controllata nel 2011. I procuratori generali che si sono opposti alla fusione insieme con il dipartimento di Giustizia, sono quelli di Arizona, Florida, D.C., Pennsylvania, Tennessee, Texas e Virginia. Nel 2012 il mercato dei biglietti aerei ha raggiunto un valore complessivo negli Stati Uniti pari a 70 miliardi di dollari.
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