Nicosia (Cipro), 30 apr. (LaPresse/AP) – Il Parlamento di Cipro ha approvato con una risicata maggioranza il piano di salvataggio necessario per ricevere gli aiuti dai partner dell’eurozona e dal Fmi. L’accordo è passato con 29 voti a favore e 27 contrari. A dire di sì al piano sono stati il partito di centrodestra, Democratic Rally, e il suo alleato, il Partito Democratico, che hanno insieme la metà dei seggi, ma in particolare decisivo è stato il voto di Demetris Syllouris, leader della formazione di destra, il Partito europeo. “Se ci fosse stata un’alternativa realistica la nostra scelta sarebbe stata diversa, ma non c’erano altre strade”, ha detto il numero uno del Partito Democratico, Marios Garoyian. La formazione comunista AKEL e i socialisti di EDEK hanno invece detto di no sostenendo che l’accordo mina la sovranità di Cipro e conduce alla miseria sociale. “Il nostro voto non può essere considerato positivo per la prospettiva di nazionale, e ci mette in uno stato di sottomissione economica”, ha dichiarato lo speaker del Parlamento e leader di EDEK, Yiannakis Omirou. Il presidente cipriota, Nicos Anastasiades, aveva lanciato un appello alla responsabilità nazionale prima della votazione. “Ciò che siamo chiamati a fare oggi – aveva dichiarato ai giornalisti – è adottare un contratto per un prestito che permetterà al nostro Paese di respirare, dandoci la possibilità di superare tutti i problemi che stiamo affrontando in mezzo a questa crisi”. Le casse di Cipro sono effettivamente vuote, ha ammesso il portavoce del governo, Christos Stylianides, aggiungendo che la prima rata del prestito internazionale dovrebbe arrivare intorno alla metà di maggio.
Cipro, Parlamento approva piano salvataggio per soli due voti

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