Milano, 2 apr. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in rialzo e lo spread è sceso in area 335 punti base dai circa 350 punti base dei primi scambi di giornata. Il listino milanese ha aumentato i guadagni in scia all’andamento positivo di Wall Street, favorito dagli ordini di fabbrica migliori delle attese e dai segnali incoraggianti arrivati dal mercato dell’auto. Gli investitori continuano a seguire l’incerta situazione politica italiana: questa mattina si sono incontrati al Quirinale i cosiddetti “dieci saggi”. Il presidente Napolitano si è soffermato sulla tempistica rimarcando che “per essere utili il tempo giusto per i due gruppi di lavoro è tra otto e dieci giorni”. A Cipro si è dimesso il ministro delle Finanze, Michalis Sarris. Al suo posto è stato nominato Harris Georgiades. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,41% a 15.555 punti.
Brillante STMicroelectronics (+3,01% a 6,16 euro) dopo che il settimanale Barron’s ha sottolineato in un articolo i principali elementi del piano strategico del gruppo italo-francese presentato lo scorso dicembre, fornendo alcuni spunti positivi sul titolo. Il giornale ha sottolineato come STM, dopo anni di risultati poco brillanti, stia provando a riorganizzarsi in particolare su due segmenti di prodotto (Sense & Power and Automotive e Embedded Processing Solutions) i cui mercati sono attesi crescere rispettivamente del 4,8% e del 4,4% tra il 2012 e il 2015. Ben comprate anche Salvatore Ferragamo, che ha guadagnato il 3,15% a 22,26 euro, e Telecom Italia, che ha mostrato un progresso del 2,81% a 0,566 euro in scia al rally di Vodafone a Londra e alle indiscrezioni di un’eventuale fusione con 3 Italia. Indiscrezioni che erano già emerse nel 2011 e che ora sono riemerse sulla stampa nazionale. Gli acquisti hanno premiato i colossi pubblici dell’energia: Eni è avanzata del 2,68% a 18 euro, Enel ha guadagnato il 2,04% a 2,598 euro. Si è concluso con successo l’aumento di capitale della controllata cilena di Enel, Enersis. Sono state sottoscritte tutte le azioni ordinarie di nuova emissione, corrispondenti ad un controvalore pari a circa 6 miliardi di dollari Usa. Dopo l’aumento di capitale, Endesa continua a detenere il 60,6% del capitale di Enersis. In positivo anche Enel Green Power che ha chiuso con un rialzo dello 0,14% a 1,461 euro. Monte dei Paschi ha lasciato sul parterre il 2,81% a 0,179 euro dopo la maxi perdita annunciata giovedì a mercati chiusi. La banca senese ha archiviato il 2012 con un rosso di 3,17 miliardi di euro, decisamente superiore ai 2,5 miliardi stimati dagli analisti. Una perdita monstre attribuibile soprattutto a rettifiche su crediti per 2,7 miliardi di euro. Il titolo ha recuperato nel pomeriggio dopo la decisione della Consob di vietare le vendite allo scoperto sul titolo della banca senese. Il provvedimento è in vigore dalle 14:30 di oggi e proseguirà fino a tutta la seduta di domani. Tra i bancari male anche Mediobanca (-3,07% a 3,848 euro), Ubi Banca (-1,88% a 2,82 euro) e Banco Popolare (-0,92% a 0,974 euro). In territorio positivo Intesa SanPaolo (+2,01% a 1,165 euro) e Unicredit (+1,50% a 3,38 euro).
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