Milano, 3 dic. (LaPresse) – La Borsa di Milano chiude in positivo ma lontana dai massimi di giornata oltre quota 16.100 punti. L’indice Ftse Mib termina la seduta con un aumento dello 0,43% a 15.876,06 punti, mentre il Ftse All-Share sale dello 0,34% a 16.751,41 punti. A indebolire l’andamento dei listini europei in genere è stato il dato macro dagli Usa sull’attività manifatturiera, caduta ai minimi dallo scorso luglio 2009 per il passaggio dell’uragano Sandy e i timori legati al fiscal cliff. L’indice Ism si è attestato a 49,5 a novembre, dal 51,7 di ottobre e sotto il 51,4 previsto dagli analisti. Aveva invece sortito un effetto positivo l’annuncio del buyback di bond del debito greco per 10 miliardi di euro da parte di Atene, così come quello del ministero delle Finanze di Berlino che stima il raggiungimento tedesco del pareggio di bilancio già nel 2012. In questo contesto, chiusura in leggero rialzo per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,08% a 5.871,24 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,4% a 7.435,21 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,26% a 3.566,59 punti. A Madrid, invece, l’indice Ibex perde lo 0,57% a 7.889,2 punti, mentre ad Atene l’Athex guadagna l’1,27% a 819,39 punti.
Bene il settore bancario, che beneficia della discesa dello spread in area 300 punti base, ai minimi da metà marzo. Esclusa Monte dei Paschi (-0,2% a 0,2025 euro), salgono Bper (+0,04% a 4,76 euro), Popolare di Milano (+0,91% a 0,4098 euro), Banco Popolare (+0,44% a 1,138 euro), Intesa Sanpaolo (+0,93% a 1,306 euro), Mediobanca (+0,8% a 4,286 euro), Ubi Banca (+1,53% a 3,05 euro) e Unicredit (+2,23% a 3,66 euro).
Tra gli altri titoli, debole Telecom Italia (-0,14% a 0,6995 euro). Per il colosso delle telecomunicazioni si apre una settimana decisiva che culminerà con il cda del 6 dicembre, sulla vendita di TI Media, sul dossier legato allo scorporo della rete e dopo l’interesse manifestato dal magnate egiziano Naguib Sawiris sulle azioni del gruppo. Ripiega in rosso anche Fiat (-0,79% a 3,532 euro), dopo essere stata in positivo per effetto delle vendite Usa di Chrysler, salite del 14% a novembre. In negativo anche Eni (-0,33% a 18,12 euro), nonostante abbia riavviato le attività esplorative onshore in Libia, nel bacino di Sirte. Vola invece Mediaset (+6,69% a 1,355 euro). Fuori dal paniere principale riflettori su Prelios (+13,46% a 0,075 euro). Il cda società immobiliare ha nominato amministratore delegato della società il consigliere Sergio Iasi, che ha condiviso le linee del piano 2013-2016 del gruppo “relative alla sola componente operativa”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata