Milano, 5 nov. (LaPresse) – Chiusura negativa per la Borsa di Milano, anche per effetto della pressione sullo spread. Al termine della seduta di scambi, il Ftse Mib cede l’1,43% a 15.544,4 punti e il Ftse All-Share mostra un calo dell’1,39% a 16.454,44 punti. Il differenziale tra Btp e Bund a 10 anni è tornato a toccare quota 360 punti base, livello che non raggiungeva da quasi un mese, per poi ripiegare qualche punto sotto. L’attesa è tuttavia per il voto statunitense per la Casa Bianca di domani notte, che vede il reppublicano, Mitt Romney, sfidare il presidente in carica, Barack Obama. Secondo gli ultimi sondaggi il democratico sarebbe in leggero vantaggio su Romney. Intanto, dagli Stati Uniti è arrivato l’indice Ism non manifatturiero che segnala un’espansione del settore terziario anche se a un ritmo più lento a ottobre (54,2) rispetto a settembre (55,1). In questo contesto, chiusura sotto la parità per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,5% a 5.839,06 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,51% a 7.326,47 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dell’1,26% a 3.448,5 punti. A Madrid l’indice Ibex arretra dell’1,89% a 7.818,6 punti, mentre ad Atene l’Athex mostra un brillante +3,35% a 829,07 punti.
La pressione sui titoli di stato pesa sulle banche e il comparto chiude colpito dalle vendite, con Bper (-3,55% a 4,568 euro), Popolare di Milano (-2,75% a 0,4173 euro), Banco Popolare (-3,12% a 1,213 euro), Unicredit (+3,17% a 3,514 euro), Mediobanca (-1,93% a 4,582 euro), Ubi Banca (-2,23% a 2,988 euro) e Intesa Sanpaolo (-2,13% a 1,238 euro). Ripiega anche Monte dei Paschi (-1,72% a 0,2168 euro). Il presidente di Rocca Salimbeni, Alessandro Profumo, ha detto di essere “molto contento che si parli di unione bancaria, perché significa parlare di supervisione e può farci solo bene. Senza una supervisione bancaria unificata non avremo mai un piano di gioco livellato, che è fondamentale per le banche italiane e senza il quale avremo vita non particolarmente facile”. Mista la scuderia Agnelli, con Fiat Industrial (+0,98% a 8,27 euro) in rialzo e Fiat (-1,56% a 3,652 euro) in calo insieme con Exor (-2,12% a 20,34 euro). Nel comparto del lusso, bene Ferragamo (+0,06% a 16,34 euro) e Tod’s (+0,48% a 93,65 euro), mentre cala Luxottica (-1% a 29,65 euro). Fuori dal paniere principale balza Mondadori (+4,63% a 1,085 euro), che ha raggiunto ha stipulato un contratto preliminare per la cessione a Media Finance Holding, del gruppo Bertelsmann, l’intera partecipazione, pari al 50% del capitale sociale, detenuta nella società di diritto spagnolo Random House Mondadori, per 54,5 milioni di euro.
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