Milano, 2 ott. (LaPresse) – La Borsa di Milano brucia i guadagni della giornata e chiude in moderato calo, con l’indice Ftse Mib che perde lo 0,18% a 15.495,79 punti e il Ftse All-Share che mostra un ribasso dello 0,14% a quota 16.399 punti. Già nel pomeriggio si erano affievolite le aspettative sulla possibilità che la Spagna chiedesse aiuti ulteriori, dopo quello concessi alle banche dall’eurozona, entro questo fine settimana, come trapelato ieri. Poi, in prossimità della chiusura dei mercati, è stato il premier Mariano Rajoy a confermare che una richiesta di salvataggio da Madrid non è imminente. Nel frattempo l’agenzia di rating Moody’s ha fatto sapere che deciderà sul rating del debito sovrano della Spagna entro la fine di ottobre. La revisione era attesa per la fine di settembre, ma l’agenzia ha sottolineato di aver bisogno di più tempo per valutare il fabbisogno di capitale delle banche iberiche e i meccanismi di salvataggio europei. Intanto, sul mercato secondario gli spread di Italia e Spagna sul Bund tedesco decennale sono calati leggermente, rispettivamente a 357 e 429 punti. Lanciando uno sguardo negli Stati Uniti, ieri sera a mercati chiusi il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha difeso il suo terzo quantitative easing sostenendo che una politica monetaria accomodante rafforza la crescita. In questo contesto, chiusura in calo per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,19% a 5.809,45 punti, il Dax di Francoforte cede lo 0,28% a 7.305,86 punti e il Cac 40 di Parigi lascia lo 0,6% a 3.414,23 punti. A Madrid l’indice Ibex sale invece dell’1,07% a 7.867,1 punti.
A Milano debole il comparto bancario. Cedono Monte dei Paschi (-1,2% a 0,2297 euro), Popolare di Milano (-0,66% a 0,4236 euro), Banco Popolare (-0,08% a 1,212 euro), Intesa Sanpaolo (-0,08% a 1,234 euro), Mediobanca (-0,19% a 4,278 euro), Ubi Banca (-0,4% a 2,994 euro) e Unicredit (-0,54% a 3,322 euro). Tiene invece sopra la parità Bper (+0,46% a 4,338 euro).
Sotto i riflettori della seduta odierna gli industriali. In netto rialzo Fiat (+1,88% a 4,328 euro), in scia al miglior settembre per le vendite negli Stati Uniti di Chrysler da 5 anni (+12%). Tra gli industriali vola anche Finmeccanica (+3,24% a 4,014 euro), con la cessione della quota in Ansaldo Energia che pare sempre più vicina. Secondo il Sole 24 Ore oltre ai tedeschi di Siemens si starebbe muovendo il Fondo strategico italiano per rilevare la controllata di Finmeccanica. Nel resto del paniere principale, rialzi per A2A (+2,54%), Enel (+0,63%) e Mediolanum (+3,39%), mentre mostrano vendite i petroliferi Eni (-0,35%) e Saipem (-1,16%). Giù anche Telecom Italia (-2,34%), Mediaset (-1,37%) e Impregilo (-0,43%).

