Ottawa (Ontario), 16 ago. (LaPresse/AP) – Ciò che Mario Draghi ha detto “lo abbiamo ripetuto più volte fin dalle prime difficoltà della Grecia, oltre due anni fa. Ci sentiamo impegnati a fare tutto ciò che possiamo per mantenere la moneta comune. La Banca centrale europea, anche se è ovviamente indipendente, è completamente in linea con quanto noi diciamo dall’inizio”. Così Angela Merkel, in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro canadese Stephen Harper, a Ottawa. Lo scorso mese Draghi aveva detto che la Banca centrale europea avrebbe fatto “tutto il necessario” per mantenere l’euro.
Il cancelliere tedesco è giunto ieri in Canada per incontrare le autorità del governo e discutere di una serie di questioni, anche economiche. Impossibile non soffermarsi sul tema della crisi e sulle possibili via d’uscita per cui, secondo la Merkel, il Paese nordamericano dovrebbe essere preso ad esempio. “Il Canada – ha dichiarato il cancelliere – è un esempio del modo in cui un Paese può emergere dalla crisi in maniera robusta. Avete un sistema di libero scambio, disponete di una sana politica di bilancio e avete regole abbastanza forti nel sistema bancario. Se guardiamo all’ultima crisi economica globale, il Canada ha resistito piuttosto bene”. La Merkel ha quindi lodato la “grande disciplina di bilancio” e “il forte accento sulla crescita” del Canada come modello per una risoluzione dei problemi “dall’altra parte dell’Atlantico”. “Questa – ha aggiunto – è anche la soluzione giusta per l’Europa”.
Merkel e Harper si sono confrontati anche sul patto di libero scambio che Unione europea e Canada potrebbero raggiungere a breve. “Ci sono alcune questioni in sospeso, ma una volta che tornerò in Germania, farò in modo che queste negoziazioni giungano a una rapida conclusione. In un momento in cui c’è mancanza di crescita nel mondo, noi, Canada e Germania, siamo convinti che il libero scambio sia uno dei migliori motori di crescita che possediamo”, ha detto la Merkel. Il primo ministro canadese ha invece definito “ambizioso” il patto, auspicando che venga firmato entro la fine dell’anno.
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