Roma, 17 lug. (LaPresse) – In arrivo una serrata dei benzinai aderenti a Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio, da venerdì 3 a domenica 5 agosto, con la chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria sia autostradale. Lo comunicano in una nota le associazioni dei gestori, che protestano contro le compagnie petrolifere e il Governo che le starebbe favorendo.

Garante scioperi: No a stop 3 agosto I gestori dei benzinai non possono scioperare il 3 agosto perché è periodo di franchigia. Lo afferma Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, “In relazione a quanto si apprende dalle agenzie di stampa – spiega Alesse – secondo le quali Faib, Fegica e Figisc-Anisa avrebbero proclamato uno sciopero nella distribuzione del carburante dal 3 al 5 agosto prossimi, ricordo che la regolamentazione vigente nel settore non neconsente l’effettuazione, dal momento che il giorno 3 agosto rientra tra i periodi di franchigia”.

Le motivazioni dei gestori Secondo i benzinai l’industria petrolifera sta adottando sistematicamente “comportamenti in aperta violazione delle leggi”, colpendo “oltre 20.000 piccole imprese di gestione che occupano circa 120.000 persone e sostengono la sopravvivenza di altrettante famiglie”. I gestori sostengono che i petrolieri vogliono “approfittare della confusione politica e della pesantissima crisi che ingessa il Paese, per regolare i conti con una intera categoria di lavoratori, consolidare le proprie rendite e scaricare sulla collettività il costo sociale di altri 120.000 disoccupati”. Tutto questo, aggiungono, “con la responsabilità diretta e colpevole del Governo che, nonostante 14 differenti sollecitazioni formali e appelli di ogni tipo, si è sistematicamente sottratto a qualsiasi tipo di confronto ed è inerte di fronte alla violazione delle leggi in vigore. Compresa quella recentissima del decreto liberalizzazioni, rimasta per l’essenziale lettera morta”. Ad esempio, scrivono ancora i banzinai, “l’aggiramento della norma che avrebbe dovuto garantire la gratuità dei pagamenti con carte di credito e bancomat sia ai consumatori che ai gestori”.

Aumenti per benzina e gasolio Raffica di aumenti per i carburanti. Secondo il quotidiano online Staffetta Quotidiana, ritoccano il prezzo della benzina al rialzo Eni (+1,1 centesimi a 1,843 euro al litro), Esso (+0,5 centesimi a 1,847 euro), Q8 (+1 centesimo a 1,839 euro) e Total Erg (+0,4 centesimi a 1,846 euro). La media per un litro di verde si attesta a 1,837 euro al litro. Aumenti anche per il gasolio, con Eni (+1,3 centesimi a 1,731 euro al litro), Esso (+0,5 centesimi a 1,749 euro), Ip (+2 centesimi a 1,755 euro), Q8 (+0,5 centesimi a 1,731 euro) e TotalErg (+1 centesimo a 1,744 euro). Il prezzo medio per un litro di diesel è a 1,734 euro.

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