Borsa, Europa mista con Milano in rosso su parole Bernanke, giù banche

Borsa, Europa mista con Milano in rosso su parole Bernanke, giù banche

Milano, 17 lug. (LaPresse) – Le parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, appesantiscono nel finale i listini europei, che chiudono misti. L’economia statunitense si è indebolita, ha detto il numero uno della Banca centrale Usa, e la Fed è pronta ad muoversi se le condizioni non migliorano. Tuttavia gli investitori si attendevano dettagli maggiori su eventuali interventi di Bernanke. Così Piazza Affari azzera il cauto rialzo pomeridiano e cade, chiudendo con l’indice Ftse Mib che perde lo 0,94% a 13.536,73 punti e il Ftse All-Share che arretra dello 0,19% a 14.675,96 punti. Dalla Banca d’Italia, invece, è arrivato un avvertimento sullo stato si salute dell’economia italiana. Secondo via Nazionale si comincerà a risalire dalla recessione solo da inizio 2013 e comunque, con gli spread a questi livelli (circa 450 punti), il Pil si contrarrebbe dello 0,2% anche l’anno prossimo. Stamane in un’asta di titoli a breve termine la Spagna il tasso chiesto dal mercato è nettamente calato, ma la pressione è rimasta sul mercato secondario per le obbligazioni a lunga scadenza. In questo contesto, chiusura mista per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,59% a 5.629,09 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dello 0,09% a 3.176,97 punti, mentre il Dax di Francoforte avanza dello 0,18% a 6.577,64 punti. Bene Madrid, con l’indice Ibex che sale dello 0,4% a 6.558,2 punti. Il Ftse Athex 20 di Atene cede invece lo 0,88% a 222,27 punti.

A Milano ancora una giornata no per i bancari, con Monte dei Paschi (-3,24% a 0,1761 euro), Bper (-1,88% a 3,556 euro), Popolare di Milano (-3,92% a 0,3287 euro), Banco Popolare (-0,87% a 0,9065 euro), Intesa Sanpaolo (-3,08% a 0,977 euro), Mediobanca (-2,29% a 2,822 euro), Ubi Banca (-2,64% a 2,214 euro) e Unicredit (-2,34% a 2,582 euro).

Riflettori su Impregilo, che chiude in calo del 2,37% a 3,214 euro. La famiglia Salini ha ottenuto la revoca del cda di Impregilo. Lo ha deliberato l’assemblea del gruppo di costruzioni, riunita a Milano, con il 51,01% dei voti. Ad appoggiare Salini è stato anche il fondo americano Amber, che detiene il 7,5 % di Impregilo. Igli, la holding dei Gavio, ha dichiarato che con l’assemblea odierna si è consumato solo “il primo atto di un durissimo scontro”.

Chiude sulla parità Fiat a 4,116 euro, tenendo nonostante i dati sul mercato auto a giugno mostrino una contrazione del 2,8% delle vendite, con il Lingotto che segna un calo del 18%. Tra gli altri titoli, salgono Lottomatica (+3,14%), Ansaldo Sts (+1,64%), Parmalat (+1,22%) e Tod’s (+1,63%). Fuori dal paniere principale, nel secondo giorno di aumenti vola ancora Fonsai (+89,48% a 4,9 euro), mentre arretra Unipol (-13,41% a 3,1 euro). Nella scuderia Ligresti balzano anche Premafin (+11,79% a 0,2 euro) e Milano Assicurazioni (+4,86% a 0,2869 euro).

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