Washington (Usa), 16 lug. (LaPresse) – Sull’economia globale “continuano a incombere grandi rischi al ribasso che riflettono soprattutto un’azione politica ritardata o insufficiente”. Lo scrive il Fondo monetario internazionale nell’aggiornamento trimestrale del World Economic Outlook. “Negli ultimi tre mesi – scrive il Fondo – la ripresa globale, già di suo per niente forte, ha mostrato segnali di ulteriore debolezza. Lo stress dei mercati finanziari e quello del debito sovrano nella periferia dell’area dell’euro hanno aumentato drasticamente la debolezza, portandone i livelli vicini alla fine del 2011”. Inoltre, aggiunge l’Fmi, “la crescita in una serie di importanti economie di mercato emergenti è stata inferiore alle previsioni”.
Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le sue stime di crescita globali per il 2012 al 3,5%, dal precedente 3,6%, e quelle per il prossimo anno. Secondo l’organizzazione con sede a Washington l’economia mondiale si espanderà del 3,9% nel 2013 e non del 4,1%, come previsto tre mesi fa. Preoccupa la Cina. Il Fondo ha rivisto al ribasso le stime di crescita 2012 del Paese asiatico, di 0,2 punti percentuali al +8%, e ha avvertito che un “hard landing” per il colosso orientale è ancora possibile. Limata anche la crescita degli Stati Uniti, la cui economia si espanderà del 2% quest’anno rispetto al 2,1% previsto dall’Fmi tre mesi fa.
Secondo gli ecomomisti di Washington le decisioni del vertice Ue di fine giugno sono “passi nella giusta direzione” ma “il recentissimo e rinnovato deterioramento” dei mercati dimostra che “la tempestiva attuazione di queste misure, insieme a ulteriori progressi in materia bancaria e l’unione fiscale, devonio essere una priorità”. L’Fmi lascia invariata la stima di un calo del Pil dello 0,3% dell’eurozona nel 2012, ma lima dello 0,2% a +0,7% la crescita per l’area della moneta unica nel 2013. In particolare l’organizzazione guidata da Christine Lagarde stima al rialzo di 0,4 punti percentuali la crescita della Germania al +1% nel 2012, limando di 0,1 punti percentuali al +1,4% quella per l’anno prossimo. Secondo il Fondo la Francia crescerà dello 0,3% nel 2012 (-0,1%) e dello 0,8% nel 2013 (-0,2%), mentre la Spagna vedrà la sua economia contrarsi dell’1,5% nel 2012 (+0,4%) e dello 0,6% nel 2013 (-0,7%).
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