Milano, 24 ago. (LaPresse) – Chiusura positiva per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale dell’1,86% a 14.981,35 punti e il Ftse All-Share che registra un incremento dell’1,72% a 15.813,54 punti. Oggi Moody’s ha tagliato il rating del Giappone da Aa2 a Aa3, per il deficit di bilancio e il crescente debito governativo del Paese. Tuttavia i mercati mondiali non sembrano averne risentito. In Europa, chiusura positiva per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra guadagna l’1,49% a 5.205,85 punti, il Dax di Francoforte sale del 2,69% a 5.681,08 punti e il Cac 40 di Parigi mostra una crescita dell’1,79% a 3.139,55 punti. A Madrid, l’Ibex termina gli scambi con un rialzo dell’1,08% a 8.369,1 punti. A metà pomeriggio la virata in positivo di Wall Street dopo un’apertura incerta, aveva portato un’accelerazione sui listini europei. Dagli Stati Uniti è arrivato il dato macro sugli ordini per i beni durevoli a luglio, in crescita del 4%, il maggior aumento da marzo.
A Milano bene la galassia Agnelli, con Fiat che balza del 6,63% a 4,214 euro, Industrial che sale del 6,83% a 6,02 euro e la controllante Exor che cresce del 3,89% a 15,22 punti. Oggi l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ha confermato i target della società e ha smentito la necessità di un aumento di capitale, mentre il presidente di Fiat, John Elkann, ha spiegato che occorre capire “se anche l’Italia vuole fare automobili”, messaggio che sarà arrivato a Governo e sindacati, in particolare la Fiom. Contrastato invece il comparto bancario. Scendono Popolare Milano (-0,25% a 1,57 euro) e Banco Popolare (-1,66% a 1,123 euro). Salgono invece Banca Montepaschi (+1,26% a 0,4342 euro), Ubi Banca (+1,39% a 2,634 euro), Unicredit (+1,83% a 0,8915 euro) e Intesa Sanpaolo (+2,28% a 1,12 euro).
Nel paniere principale, acquisti anche su Finmeccanica (+5,24%), Pirelli (+4,56%), Prysmian (+4,1%), Tenaris (+3,46%), Tod’s (+2,71%), Generali (+2,63%), Enel (+2,24%), Enel Green Power (+3,95%), Ansaldo Sts (+3,89%), Buzzi Unicem (+2,77%), A2A (+2,51%). Cadono Atlantia, del 3,36% a 10,35 euro, e Telecom Italia, dello 0,73% a 0,817 euro, che pagano l’idea della commissione Industria del Senato di chiedere la Robin Tax, contenuta nella manovra del Governo, anche a tutte le società concessionarie. In questo modo rientrerebbero nel perimetro di applicazione anche autostrade e telecomunicazioni.
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