Quirinale, Mattarella all’Istituto Treccani per i 100 anni della fondazione

Il Capo dello Stato inaugurerà la mostra sul centenario dell'Enciclopedia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani in occasione del centenario di fondazione. Il Capo dello Stato è stato accolto dal direttore generale Massimo Bray e ora, alla presenza del presidente Carlo Ossola, inaugurerà la mostra ‘Palazzo Treccani‘, in omaggio ai 100 anni dell’istituto.

Treccani, Ossola: “Funzione enciclopedia non tramontata”

“Poiché una enciclopedia non è l’inseguimento ad infinitum di un universo in espansione ove l’uomo è un piccolo apice del nulla, bensì il modo coerente di far aderire, in maniera razionalmente coesa, l’esperienza di ciascuno alle forme del conoscibile. Essa è meno un accumulo che un ordinamento, un mettere in circolo la conoscenza, in modo che essa sia “a portata di mano” per tutti. Il compito è ancora più urgente in un mondo ove l’affluire dei dati è sempre più un deposito con moltissimi accessi, certo, ma nel quale la coacervazione è tale che, entrandovi, non si sa più che cosa si fosse venuti a cercare, frastornati da un immenso precipitare di dati, tutti complanari. L’Enciclopedia è, al contrario, l’analisi e l”ordinamento dell’eventuale entro il possibile’, una coscienza attenta del e al ‘compatibile'”. Così il presidente della Enciclopedia Italiana Treccani, Carlo Ossola, in occasione della celebrazione dei 100 anni dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “In questo senso, quali che siano le ‘piattaforme’ o i motori di ricerca, la funzione di una enciclopedia oggi non solo non è tramontata, ma è ancora più capitale per la polis a venire. Certo questo richiede un’alacre riflessione, un esercizio costante e umile del pensiero e dell’ascolto, una lingua chiara e piana, una sintassi ordinata ove il nucleo di significato non sia mai coperto da troppe disarticolazioni non pertinenti. Questo il nostro compito, prima di tutto storico”, aggiunge.