“Criticità” dal punto di vista costituzionale e “tecnico procedurale”. Sono quelle rilevate dall’ufficio del massimario della Cassazione in una relazione sul dl Sicurezza. Il documento sottolinea i profili problematici di diverse fattispecie introdotte dal decreto già convertito in legge dal Parlamento e, in linea generale, evidenzia gli aspetti legati alla “carenza dei requisiti della straordinaria necessità ed urgenza” del decreto varato dal governo, all'”eterogeneità” del provvedimento e al rispetto dei “principi costituzionali in materia penale” (in particolare a quelli di “proporzionalità delle pene”, “non manifesta irragionevolezza” e “uguaglianza”.
In merito alle diffuse notizie di stampa, sono incredulo, e ho dato mandato all’Ufficio di Gabinetto del Ministero di acquisire la relazione dell’ufficio del Massimario e di conoscerne l’ordinario regime di divulgazione”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, riguardo alla relazione dell’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione sul Dl sicurezza.
“Il Massimario della Corte di Cassazione con la relazione 33/2025, depositata 2 giorni fa boccia il decreto sicurezza e ne mette in discussione la legittimità costituzionale. È l’ennesima conferma di come questa destra stia trasformando la legge penale in uno strumento di propaganda, colpendo la marginalità, la povertà e persino la libertà di dissenso”. Lo dichiara Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce nazionale di Europa Verde, che aggiunge: “Con questo decreto, Meloni criminalizza la crisi sociale: porta in carcere operai che scioperano, come accaduto a Bologna, e studenti che protestano pacificamente, come i ragazzi di Venezia che hanno contestato i super ricchi.