L'uomo è indagato per strage a sfondo politico, reato punito con l'ergastolo

Un 34enne di origine egiziana, in regola sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, è stato arrestato a Roma per aver compiuto due attentati incendiari contro le forze dell’ordine il 9 e il 24 febbraio scorsi. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, dal Ros di Roma e dagli agenti della Digos della Questura Capitolina. Il primo episodio (9 febbraio) ha avuto come oggetto la sede della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo: l’attacco era stato contenuto grazie all’intervento dei militari, evitando gravi conseguenze nonostante la presenza di auto di servizio e di un vicino distributore di carburante. Nel secondo, invece, presso il commissariato di Polizia di Albano Laziale, le fiamme hanno distrutto 17 veicoli e danneggiato sia la struttura del commissariato che uno stabile adiacente. Il reato contestato è quello di strage a sfondo politico, punito con l’ergastolo. Il sospettato è stato identificato tramite le telecamere di sicurezza: le indagini hanno rilevato elementi precisi. L’autore, completamente travisato, avrebbe effettuato sopralluoghi dettagliati in entrambi i luoghi prima degli attacchi, studiando percorsi e punti vulnerabili. Nel corso di perquisizioni avvenute il 22 maggio, sono stati sequestrati all’uomo un cellulare, indumenti e uno zaino compatibili con quelli ripresi nei video

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