Sono stati presi i responsabili della morte del carabiniere ucciso stamani sulla strada Francavilla-Grottaglie, in provincia di Brindisi, dopo che era stato raggiunto da alcuni colpi durante un conflitto a fuoco. Secondo quanto apprende LaPresse, si è verificata una nuova sparatoria in cui è morto uno dei due fuggitivi.
Il militare dell’Arma, in servizio alla Compagnia di Francavilla Fontana, aveva invece perso la vita in una prima sparatoria al termine di un inseguimento sulla strada tra Francavilla e Grottaglie.
Non è ancora certo se l’inseguimento sia nato perché l’auto non si è fermata all’alt intimato dalla pattuglia dei carabinieri. Al momento sono in corso le ricerche del veicolo.
Il militare dell’Arma, Carlo Legrottaglie – questo il suo nome, secondo quanto apprende LaPresse – era un brigadiere di 59 anni, in servizio alla Compagnia di Francavilla. La sparatoria è avvenuta nella zona industriale di Francavilla Fontana, nel Brindisino, durante attività di controllo. I carabinieri stavano inseguendo una auto che è uscita di strada. Uno dei due uomini all’interno del veicolo si è dato alla fuga, mentre l’altro è uscito sparando contro il brigadiere.
Carlo Legrottaglie, il brigadiere di 59 ani, ucciso nel corso di una sparatoria, sarebbe andato in pensione tra poche settimane. Lo apprende LaPresse. Legrottaglie, originario di Ostuni, è stato ucciso da un uomo dopo un inseguimento nella zona industriale di Francavilla, nel Brindisino.
Aveva numerosi e gravi precedenti per rapine e furti Michele Mastropietro, 59 anni, il fuggitivo rimasto ucciso nello scontro a fuoco con le forze dell’ordine dopo aver preso parte alla sparatoria in cui è rimasto ucciso il brigadiere capo Carlo Legrottaglie a Francavilla Fontana, nel Brindisino. In particolare Mastropietro partecipò all’assalto a un furgone portavalori Sveviapol Sud, nel maggio 2013 nei pressi di Monteiasi, in provincia di Taranto. Il secondo fuggitivo, bloccato in una masseria, è ora in caserma a Martina Franca. I due, dopo la sparatoria a Francavilla Fontana, sono fuggiti a piedi a Grottaglie, venendo notati dai proprietari della masseria ‘Le Monache’ dove hanno tentato di trovare un riparo. Gli stessi proprietari hanno allertato le forze dell’ordine e sul posto sono arrivati i ‘falchi’ della Polizia e un’auto dei carabinieri. Qui, i mezzi si sono divisi: gli agenti hanno incrociato i fuggitivi che avrebbero nuovamente fatto fuoco. A quel punto, i poliziotti avrebbero risposto ai colpi.
“Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
“Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell’esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del Governo”, conclude la premier.
“A nome mio personale e di ogni donna e uomo della Difesa esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività. Ci ha lasciato tenendo fede al giuramento prestato: proteggere a qualsiasi costo i cittadini e l’Italia. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo ai familiari, ai colleghi dell’Arma e al Comandante Generale Salvatore Luongo“. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Una preghiera. E un pensiero alle migliaia di donne e uomini in divisa che ogni giorno, a rischio della loro vita, ci proteggono”. Lo scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini dopo l’uccisione di un carabiniere nel brindisino.
“Sono vicino alla famiglia del brigadiere capo Carlo Legrottaglie brutalmente assassinato mentre svolgeva il proprio dovere. Tra pochi giorni sarebbe andato in pensione dopo aver servito con onore l’Arma dei carabinieri. Al generale Luongo, alle donne e agli uomini dei carabinieri, va la mia solidarietà in questo momento di dolore. Mi auguro che i responsabili vengano trovati e nel suo ricordo e di tutti i caduti delle forze dell’ordine, continuerà il nostro impegno nella lotta alla criminalità”. Lo scrive sui social il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani.
Il Sim, sindacato dei carabinieri, esprime “il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del collega caduto all’alba di questa mattina nell’adempimento del proprio dovere, durante un’attività di controllo nella zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Il nostro pensiero va anche ai colleghi della Compagnia di Francavilla e a tutta l’Arma dei Carabinieri, oggi unita da un dolore che colpisce ogni donna e ogni uomo in uniforme”. È quanto si legge in una nota. Secondo le prime ricostruzioni, il brigadiere sarebbe rimasto ucciso durante una sparatoria al termine di un inseguimento sulla strada che collega Francavilla a Grottaglie. “I dettagli sono ancora in fase di accertamento, ma resta una tragica certezza: oggi l’Arma perde un servitore dello Stato, e l’Italia perde un cittadino coraggioso che ha pagato con la vita il proprio impegno per la sicurezza di tutti. Non è il momento della polemica, né della strumentalizzazione. È un momento di lutto e raccoglimento per tutta la famiglia dell’Arma”.
“Tuttavia, non possiamo non sottolineare, con dolore e con fermezza, che il clima di crescente violenza nei confronti degli operatori di polizia, che da anni denunciamo pubblicamente, continua purtroppo a produrre conseguenze gravissime e inaccettabili. Non si può più ignorare il contesto in cui i nostri colleghi operano quotidianamente: fatto di aggressioni, minacce, attacchi fisici e verbali che, in alcuni casi, come oggi, sfociano in tragedie irreparabili. Serve una presa di coscienza collettiva, serve rispetto, serve protezione concreta per chi ogni giorno, con spirito di servizio e sacrificio, lavora per garantire legalità e sicurezza. Il SIM Carabinieri si stringe commosso attorno ai familiari del brigadiere caduto e rinnova il proprio impegno a difendere la dignità, la sicurezza e i diritti di ogni carabiniere. Oggi piangiamo un fratello. Non dimenticheremo”.
Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani, “congiuntamente alle donne e agli uomini della Polizia di Stato”, in una nota esprime “profondo cordoglio e commossa vicinanza al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e per il suo tramite alla famiglia del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, deceduto in servizio stamattina, in provincia di Brindisi”.
“Esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa del carabiniere ucciso questa mattina a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, mentre svolgeva il proprio dovere. Alla sua famiglia, all’Arma dei carabinieri e alla comunità locale rivolgo la mia più sentita vicinanza”. Così su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in merito al carabiniere rimasto ucciso questa mattina.