Delitto Garlasco, legali Poggi: “Contro noi e Chiara una campagna diffamatoria”

Delitto Garlasco, legali Poggi: “Contro noi e Chiara una campagna diffamatoria”

Gli avvocati Tizzoni e Compagna: “Insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti”

La famiglia di Chiara Poggi “è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara. Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false”. Così i legali della famiglia della 26enne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna annunciando che “la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara”.

“La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari – proseguono Tizzoni e Compagna – ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione”. I due legali auspicano “che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite”. 

Il maxi incidente probatorio sul delitto di Garlasco 

Il prossimo 17 giugno ci sarà un maxi incidente probatorio, affidato dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli agli agenti della scientifica Denise Albani e Domenico Marchigiani. Si procederà a una maxi perizia su reperti come il materiale biologico trovato sotto le unghie della vittima, frammenti di oggetti sequestrati nella villetta, e impronte digitali rilevate sulla scena del crimine.

In questo contesto, la richiesta di estendere i prelievi genetici che potrebbe avanzare la famiglia Poggi potrebbe partire dunque dal genetista Francesco De Stefano e dal suo staff: De Stefano è il perito della Corte d’assise d’appello nel processo bis del 2014 che ha condannato Alberto Stasi a 16 anni per l’omicidio di Garlasco. Aveva stabilito, “senza alcun rilievo di segno contrario” da parte della difesa Stasi, come le tracce di dna maschile e misto sulle unghie della 26enne uccisa fossero degradate, contaminate, non databili e inutili per fornire indicazioni di “identità” di un singolo soggetto.

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