È stato sospeso dall’insegnamento Stefano Addeo, il docente del Liceo ‘Medi’ di Cicciano, in provincia di Napoli, autore del post su Facebook di minacce in cui augurava alla figlia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di fare la stessa fine di Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola uccisa dall’ex fidanzato 18enne. Il Direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Campania ha avviato un procedimento disciplinare a carico del docente “a seguito di quanto da lui pubblicato sul suo profilo Facebook”, e disposto nei confronti di Addeo la “sospensione cautelare facoltativa, fino alla definizione del procedimento disciplinare”.
Il tentativo di suicidio e le scuse alla premier
Nella giornata di ieri, lunedì, Addeo era stato portato in ospedale a Nola, in codice rosso ma non in pericolo di vita, dopo un tentativo di suicidio: avrebbe ingerito una forte dose di farmaci subito dopo aver avvertito la dirigente scolastica della scuola dove insegna, che a sua volta ha allertato i Carabinieri. I militari sono intervenuti nell’abitazione dell’uomo insieme ai sanitari del 118. In precedenza, il docente aveva scritto una lettera alla premier, chiedendole scusa e domandando di poterla incontrare dal vivo. “Non c’è giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità – scrive Addeo – anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore”, si legge nella missiva, anticipata dal quotidiano ‘Roma’. Il prof si dice consapevole “che nulla può cancellare il male fatto con quelle parole. Solo la verità, il pentimento e il rispetto possono servire, ora”. Poi si rivolge direttamente a Meloni chiedendo perdono per il gesto “che ha ferito Lei e la sua famiglia, e in particolare Sua figlia, che mai avrebbe dovuto essere tirata in ballo in alcun modo””. E ha concluso: “Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi”.