L’avvocato Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, al termine dell’udienza in cui il gip di Pavia ha conferito l’incarico peritale nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti. “Siamo molto soddisfatti. L’udienza di oggi è stata positiva. Abbiamo chiarito che le perizie dovranno basarsi sugli elettroferogrammi del professor De Stefano e sul reperto biologico acquisito dal nostro assistito il 13 marzo, che è l’unico dato certo di Andrea Sempio – ha spiegato – perché tutti quelli precedenti non erano genuini”.
“L’incidente probatorio non può essere esteso oggettivamente. Si possono allargare gli accertamenti ad altri soggetti, ma devono sempre essere genetici, perché il codice impone che l’oggetto dell’incidente sia delimitato sin dall’inizio. Niente impronte digitali, non si può fare normativamente – ha aggiunto – anche se c’è stata una richiesta per un perito dattiloscopico, avrà eventualmente un altro compito, non quello”. I soggetti coinvolti nella comparazione genetica saranno “una decina” e per la difesa “va benissimo”.
L’avvocato Taccia ha chiesto inoltre che i quesiti siano integrati con la valutazione della catena di custodia dei reperti: “Dopo tutti questi anni ci preme chiarire se i reperti siano stati conservati in modo idoneo, se contaminati o no, se a temperatura ambiente, se e come siano stati trasferiti tra laboratori”. A proposito delle recenti perquisizioni a casa del suo assistito, ha precisato che “non c’entrano con l’incidente probatorio, fanno parte delle indagini tradizionali a tappeto”. Infine, sulle condizioni di Sempio, ha riferito: “È sempre tranquillo, mi dice di avere la coscienza pulita, è già uscita la verità su di lui più di una volta e non vede perché non debba uscire anche questa volta”.