Lampedusa, Nadir evacua migranti da imbarcazione in difficoltà: tre morti, anche bambini

L'equipaggio della Nadir si è avvicinato all'imbarcazione in difficoltà già alle 13 di ieri, la Guardia Costiera è arrivata solo alle 20.45

Dopo tre giorni alla deriva nel Mediterraneo l’equipaggio della nave Nadir, della ong tedesca ResQship, evacua numerosi feriti e presta primo soccorso ai sopravvissuti. Per due bambini piccoli e un’altra persona ogni aiuto arriva troppo tardi, spiega la ong.

Sabato notte, l’equipaggio della nave civile di soccorso Nadir ha evacuato 62 persone da un gommone alla deriva a sud di Lampedusa. Due bambini piccoli erano già morti al momento dell’arrivo. Una terza persona è deceduta nonostante i tentativi di rianimazione. I sopravvissuti presentavano in parte gravi ferite. Due neonati e due adulti sono stati successivamente evacuati per motivi medici dalla Guardia Costiera italiana. 

Il salvataggio dei migranti

Intorno alle 13:00 del 10.05.2025, l’equipaggio della NADIR, appartenente all’organizzazione tedesca RESQSHIP, ha ricevuto via radio un messaggio di un aereo Frontex riguardante un’imbarcazione in pericolo nella zona SAR (Search and Rescue) maltese. A bordo c’erano 62 persone, tra cui 17 donne, due neonati e quattro bambini piccoli. Il gommone era partito tre giorni prima da Al-Zawiyah, in Libia. “Il motore si era guastato due giorni prima, lasciando le persone esposte agli agenti atmosferici senza alcuna protezione” dice la ong.

Quando la NADIR ha raggiunto l’imbarcazione alle 16:30 circa, per alcuni era già troppo tardi. “Quando abbiamo iniziato il soccorso, ci sono stati consegnati due bambini privi di vita, tra i 3 e i 4 anni”, racconta Rania, soccorritrice a bordo della NADIR. “Erano già morti il giorno prima durante la fuga, probabilmente di sete.” Secondo quanto riferito dai sopravvissuti, anche un’altra persona era caduta in mare e annegata il giorno precedente. Durante l’evacuazione, un uomo privo di sensi è stato recuperato: dopo un arresto cardiaco, è stato rianimato per 30 minuti senza successo.

La Guardia Costiera italiana, allertata in supporto, è arrivata intorno alle 20:45 con un’imbarcazione già carica da un precedente intervento e ha potuto evacuare solo i due neonati con le loro madri, oltre a due persone gravemente ferite, portandole a Lampedusa. Le condizioni dei bambini e degli adulti erano critiche.

I sopravvissuti rimasti a bordo della NADIR soffrivano in parte di gravi ustioni chimiche: “Molti presentavano estese lesioni da corrosione a causa della miscela di acqua salata e carburante”, spiega Hannah, medico a bordo. “Le donne erano particolarmente colpite, poiché sedevano all’interno dell’imbarcazione dove si era raccolto il liquido.”

“Questa tragedia poteva essere evitata. È un esempio emblematico del fallimento della politica migratoria europea. Invece di offrire protezione, le persone in fuga vengono sistematicamente e illegalmente respinte verso luoghi in cui le attendono tortura, violenza sessuale e sfruttamento. Invece di coordinare i soccorsi e garantire vie di fuga sicure, l’Europa abbandona le persone vulnerabili a sé stesse – con conseguenze mortali. Il fatto che dei bambini muoiano di sete durante la fuga è un fallimento politico inammissibile”.