Il 25 aprile 1945 fu il punto di arrivo di una lunga battaglia di resistenza iniziata nel 1943, quando fu siglato l'armistizio di Cassibile

Compie 80 anni la liberazione dell’Italia dal nazifascismo: il 25 aprile del 1945 fu il punto di arrivo di una lunga battaglia di resistenza iniziata due anni prima, nel 1943 quando, storicamente, fu siglato l’armistizio di Cassibile. Quell’accordo, firmato il 3 settembre e reso pubblico l’8 settembre del ’43, prevedeva la resa incondizionata del Regno d’Italia agli alleati. Da quel momento, la Resistenza assunse una grande consistenza: ai partigiani si unirono operai, contadini, giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò.

L’esercito partigiano contò 300mila persone circa. La Resistenza ‘marciò’ di pari passo con la Liberazione dell’Italia, Paese che si disfò del regime fascista e dell’occupazione nazista.

Le rappresaglie dei nazisti

I tedeschi reagirono con feroci rappresaglie come le stragi delle Fosse Ardeatine, di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto. La prima, datata 24 marzo 1944, causò a Roma la morte di 335 italiani, inclusi prigionieri politici e partigiani, fucilati dai nazisti come rappresaglia per l’attentato di via Rasella, compiuto il giorno prima dai Gruppi di azione patriottica romani, in cui furono uccisi 33 soldati del reggimento ‘Bozen’ della polizia tedesca.

A Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, soldati nazisti e collaborazionisti italiani della Repubblica sociale italiana, all’alba del 12 agosto 1944, massacrarono 560 persone, tra cui molti bimbi. L’eccidio di Marzabotto o di Monte Sole fu un insieme di stragi accadute tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 in alcuni Comuni della provincia di Bologna, alle pendici del Monte Sole. Le truppe naziste, in uno dei più gravi crimini di guerra commessi contro la popolazione civile, ammazzarono 1.830 persone.

La liberazione il 25 aprile 1945

Si arriva, quindi, al 25 aprile 1945, data simbolo della Liberazione dal nazifascismo. Una dopo l’altra, cadono le principali città del Nord ancora occupate. Il Comitato di liberazione nazionale ordina l’insurrezione generale e intima la resa. La decisione di decretare il 25 aprile “Festa nazionale” fu adottata il 22 aprile 1946 dal governo italiano provvisorio, presieduto da Alcide De Gasperi. La data fu stabilita in maniera definitiva con la legge numero 269 del maggio 1949, presentata dallo stesso De Gasperi in Senato nel settembre dell’anno precedente.

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