“Chi non mi conosce, sono di Ghedi e sono nato in ambiente oratoriano. Proprio in oratorio ho maturato la mia vocazione”. Così si presentava ai fedeli di Leno, in un video pubblicato sui social, don Ciro Panigara, nominato curato della città bresciana nell’ottobre 2020 dal vescovo, oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale sui minori. Classe 1977, ordinato sacerdote nel 2004 all’età di 27 anni, don Ciro raccontava spesso che la sua vocazione era arrivata solo dopo un primo sogno: diventare “un grande elettricista”.
Dopo aver frequentato le scuole professionali di Remedello, aveva lavorato come elettricista, ma, come lui stesso dichiarava, “sul lavoro ho preso la scossa dal Signore” e così decise di verificare se il sacerdozio fosse la sua vera strada. “Oggi sono felice di essere prete”, concludeva. Vicario pastorale ad Adro dal 2008 al 2013, nel 2024 don Ciro era parroco delle parrocchie di Cremezzano, San Paolo e Scarpizzolo, nonché coordinatore dell’Unità Pastorale Beato Petronace Abate. Proprio a lui sarebbero riconducibili numerosi episodi di violenza sessuale, in particolare tra il 2011 e il 2013.
Le indagini sono partite d’iniziativa dei carabinieri, dopo le dimissioni del sacerdote accettate il 3 gennaio 2025 dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada. Secondo quanto emerso, le presunte violenze sarebbero avvenute all’interno della parrocchia e avrebbero coinvolto minori di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Don Panigara avrebbe approfittato del rapporto di fiducia instaurato con le vittime grazie al suo ruolo nella comunità ecclesiastica per attirarle e abusarne. Gli episodi contestati sarebbero diverse decine.