Nel 1960, nella Repubblica Domenicana, furono uccise Las Mariposas. Ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Oggi si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ma perché oggi? Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Domenicana, furono uccise le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, Las Mariposas, erano attiviste politiche, uccise per ordine del dittatore Rafael Leonidas Trujillo. Quel giorno, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono fermate dagli agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Nella risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 viene precisato che si intende per violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.
Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal. Le scarpe rosse, invece, diventano il simbolo della lotta contro qualsiasi abuso nei confronti delle donne, nel 2009. Nascono come installazione dell’artista messicana Elina Chauvet.
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