Il padre di Giulia: "La parola patriarcato spaventa più di guerra"
“Vorrei dire al ministro che chi ha portato via mia figlia è italiano. La violenza è violenza, indipendentemente da dove essa arrivi. Non ne farei un tema di colore, ma di azione. Di concetto”. Così Gino Cecchettin, in un’intervista al Corriere della Sera, commentando le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel videomessaggio inviato ieri alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin.
Gino Cecchettin: “Il patriarcato spaventa più di guerra”
Secondo Gino Cecchettin, il ministro Valditara ha “descritto benissimo” il patriarcato: “Non è che se neghi una cosa questa non esiste. Il ministro ha parlato di soprusi, di violenze, di prevaricazione. È esattamente quello il patriarcato ed è tutto ciò che viene descritto nei manuali. Mi sembra solo una questione di nomenclatura. È la parola, oggi, che mette paura: ‘patriarcato‘ spaventa più di ‘guerra’. È un problema sociale, non ideologico. Quando ci riapproprieremo tutti del significato di questa parola, vorrà dire che avremmo fatto metà della strada”.
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