L'omicidio in corso Umberto poco prima delle 2 di notte
Un ragazzo di 15 anni, Emanuele T., è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nella notte a Napoli. La sparatoria è avvenuta nel centro della città, in corso Umberto, poco prima delle 2 di notte. Sull’accaduto indaga la Squadra mobile della Questura partenopea. L’omicidio è avvenuto all’angolo tra corso Umberto I e via Carminiello al Mercato. La dinamica dell’accaduto è in fase di ricostruzione da parte degli agenti della Squadra mobile di Napoli.
La giovane vittima era incensurata. Il ragazzo è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. Ancora da chiarire l’eventuale collegamento con il ferimento di un 17enne che nella notte si è presentato all’ospedale Cto con ferite da colpi di arma da fuoco, insieme a un 14enne con diverse escoriazioni.
Ipotesi scontro armato tra due gruppi giovani
È lo scontro armato tra due gruppi di giovanissimi la pista maggiormente battuta dagli investigatori al lavoro sull’omicidio del 15enne Emanuele T., avvenuto in vico Carminiello al Mercato, all’incrocio con il centralissimo corso Umberto. I colpi esplosi, non pochi secondo alcuni testimoni, hanno anche danneggiato vetrine di negozi e auto in sosta. Il conflitto a fuoco sarebbe avvenuto tra gruppi di giovani a bordo di diversi motorini. Le indagini stanno cercando di far luce, oltre che sulla dinamica dell’accaduto, anche sul contesto nel quale sarebbe maturato lo scontro armato tra due bande di giovanissimi, se legato o meno cioè ad ambienti vicini alla criminalità organizzata.
Il sindaco di Napoli Manfredi: “Bambini con la pistola fenomeno che fa rabbrividire”
Dell’episodio hanno parlato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’arcivescovo del capoluogo partenopeo, don Mimmo Battaglia. “Non è possibile che oggi la camorra e le espressioni camorristiche siano nelle mani di ragazzini di 14, 15 o 16 anni. È un tema da affrontare perché riguarda non solo la sicurezza, ma anche un fenomeno sociale che veramente ci fa rabbrividire“, le parole del primo cittadino di Napoli. “Queste bande di ragazzini – aggiunge Manfredi – rappresentano un fenomeno nuovo che deve essere affrontato dal punto di vista repressivo, ma anche dal punto di vista del controllo sociale, perché davvero si tratta di bambini con la pistola. Una cosa che veramente colpisce tantissimo”.
Arcivescovo di Napoli: “E’ tempo di un cambio di passo”
“È con profondo dolore che apprendo dell’ennesima tragedia che ha colpito la nostra città: la morte di un giovane, appena quindicenne, strappato alla vita dalla violenza criminale. Il mio cuore si stringe attorno alla sua famiglia e a tutta la comunità che oggi piange un’altra vita spezzata”, ha detto invece l’arcivescovo di Napoli. “Ogni volta che un giovane viene ucciso – aggiunge don Mimmo Battaglia – la nostra città perde una parte del suo futuro, e questo non può lasciarci indifferenti. Non possiamo più restare inermi. È tempo di un cambio di passo, e lo dico con tutta la forza e l’urgenza che richiede questo momento. Prevenzione ed educazione devono essere al centro delle nostre azioni. Le istituzioni, le famiglie, le scuole, le parrocchie, tutti noi siamo chiamati a costruire una rete educativa solida, capace di offrire ai nostri ragazzi un’alternativa alla strada e alla criminalità. Non possiamo permettere che la disperazione e la mancanza di opportunità conducano i nostri giovani nelle mani della violenza. Chiedo con forza un impegno concreto per creare percorsi educativi che partano dai primi anni di vita, che siano capaci di raggiungere soprattutto le famiglie più fragili. I nostri ragazzi devono poter vedere un futuro diverso, un futuro fatto di speranza e possibilità, e non di armi e violenza”.
Il Prefetto di Napoli convoca Comitato ordine e sicurezza
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si svolgerà oggi pomeriggio alle ore 16 in Prefettura. Nel corso della riunione di discuterà proprio dell’omicidio del 15enne ucciso la scorsa notte a colpi di arma da fuoco in corso Umberto I.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata