Giorgio Germani: "Quello che facciamo non viene riconosciuto"

I Direttori dei servizi generali amministrativi (Dsga) delle scuole scendono in piazza a Roma davanti al Ministero dell’Istruzione. I professionisti che gestiscono la parte amministrativa e contabile delle istituzioni scolastiche sfilano in corteo davanti al dicastero di Viale Trastevere per chiedere un maggiore riconoscimento del luogo e poi soldi in busta paga. Tra le funzioni di cui i Dsga lamentano il mancato riconoscimento ci sono attività negoziale, inventari, gestione del personale scolastico e le attività degli alunni anche all’esterno come il Pcto. “Non c’è attività o funzione della scuola dove non sia coinvolto il dsga” dice Giorgio Germani presidente dell’Associazione nazionale quadri amministrazioni pubbliche.

“È una funzione parallela a quella dei dirigenti scolastici. Siamo partiti insieme nel 2000 ma mentre i dirigenti hanno ottenuto delle soddisfazioni sia sul versante dello stato giuridico che su quello del trattamento economico la stessa sorte non è toccata ai dsga. Con l’ultimo CCNL i Dsga hanno avuto una retrocessione dello status giuridico: è stato inventato un incarico triennale di cui non si aveva assolutamente bisogno. In più, l’ultimo schiaffo, ieri hanno firmato una contrattazione integrativa dove aumenta la nostra indennità di direzione, ferma dal 2008, vi appena il 15%. Facciamo tanto, abbiamo fatto tanto con il Covid, facciamo cose anche straordinarie con il Pnrr, ma quello che facciamo non viene riconosciuto né sul versante giuridico né su quello del trattamento economico”.

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