Gli inquirenti spiegano che la madre del piccolo ha agito da sola: i genitori e il fidanzato non erano a conoscenza della gravidanza

La madre del neonato, ritrovato morto il 9 agosto in un giardino di una villa a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, era la sola “a conoscenza della gravidanza” e nessuno, all’infuori di lei lo sapeva “né familiari, né padre del bambino, né amiche/amici”. Lo rende noto la procura parmense in una nota firmata dal procuratore Alfonso D’Avino. Il parto “è avvenuto nella casa familiare” in “solitudine, senza la collaborazione né la presenza di nessuno, al di fuori della ragazza”. “Allo stato dei fatti” “è accertata l’estraneità dei genitori della ragazza, madre del neonato” e del “papà del neonato”. Inoltre, sottolinea la procura, “la gravidanza non è stata seguita da alcuna figura professionale (ginecologo, medico di famiglia)” e lo stesso parto è avvenuto “al di fuori di contesti ospedalieri o sanitari in generale”. La donna era stata identificata il 28 agosto scorso grazie a un esame del Dna mentre sul cadavere del piccolo (chiuso in un sacchetto) non sarebbero stati trovati segni di violenza. 

Gli inquirenti poi confermano la notizia “di un secondo rinvenimento” di un corpo di un neonato sempre nello stesso giardino della villa a Vignale di Traversetolo. “Sul punto, vanno svolti tutti gli accertamenti del caso (soprattutto di natura tecnica medico-legale) per delineare gli esatti contorni della vicenda stessa, anche di carattere temporale”. 

Procura: “Aperto fascicolo per violazione del segreto di indagine”

La procura, inoltre, ha aperto un fascicolo per possibile violazione del segreto di indagine “in relazione alla propalazione della relativa notizia, che rischia di incidere sulle acquisizioni investigative in corso”. 

Mamma fidanzato: “Mio figlio sconvolto, avrei cresciuto io bimbo”

“Mio figlio non sapeva niente della gravidanza, se ce ne fossimo anche soltanto accorti, l’avrei cresciuto io questo bambino. Lei poteva andare dove voleva”. Lo ha detto la madre del fidanzato della studentessa accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere, intervistata da Ore 14, la trasmissione in onda su Rai 2 condotta da Milo Infante. “Mio figlio è sconvolto. Se era surreale il primo, il secondo credo sia qualcosa che va oltre. Io credo che nel vocabolario italiano non siano neanche state inventate le parole per descrivere questa situazione”, ha continuato la donna facendo riferimento al ritrovamento del neonato sepolto nel giardino di una villetta a Traversetolo il 9 agosto scorso. “Si frequentano da tempo. Si conoscono benissimo da quando vanno alle elementari. Lei è una ragazza tranquillissima, una persona che conosciamo da tantissimo. Non la voglio più sentire, io voglio solo che lei spieghi il perché e cosa le sia passato nell’ anticamera del cervello. È una persona che non voglio neanche incontrare. Non ci sarà mai una giustificazione a questa cosa qua, non voglio neanche saperne”, ha concluso la donna.

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