I promotori vogliono raggiungere le 500mila firme entro metà agosto
(LaPresse) Parte da Torino la raccolta firme per proporre il referendum abrogativo della recente legge sull‘autonomia differenziata. A fare da promotori ci sono i sindacati Cgil e Uil, associazioni come Libera e Anpi, partiti politici come Pd, M5s, Avs, DemoS, Più Europa. In Piazza Carignano, dove ci sono i banchetti di raccolta firme, accorrono le prime persone e si mettono in fila. Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte, afferma che l’obiettivo sarebbe quello di “arrivare a quota 500mila firme già entro metà agosto. Vogliamo che siano i cittadini a decidere se debba esserci più autonomia o più intervento dello Stato”. Continua Airaudo affermando che “serve più Stato, con più efficienza, efficacia e trasparenza e lo diciamo nell’interesse dei più deboli. Vogliamo difendere l’articolo 5 della Costituzione, che dice che l’Italia è una e indivisibile. Vogliamo solidarietà fra i cittadini più forti e quelli più deboli, vogliamo un unico sistema di istruzione e un unico sistema sanitario a livello nazionale”. Sulla stessa linea anche Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte, che afferma che “questa legge mette a rischio la qualità della democrazia, la coesione sociale, la fruizione dei diritti di cittadinanza, perchè non può esistere un Paese in cui i servizi, soprattutto quelli fondamentali, sono legati al luogo di residenza. Questa mattina siamo partiti col piede giusto”.
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