Torino, contrasto a imprese ‘apri e chiudi’: tre denunciati

Scoperta dalle fiamme gialle evasione fiscale di 4 milioni di euro di redditi non dichiarati al Fisco

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno scoperto un’evasione fiscale di 4 milioni di euro di redditi non dichiarati al Fisco e di circa 1,5 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto non versati all’Erario, 28 lavoratori “in nero” e/o irregolari, nonché hanno sequestrato 28.500 articoli (materiale per ufficio e minuta falegnameria) contraffatti o insicuri. L’attività è scaturita da un normale controllo sull’avvenuta emissione dei corrispettivi telematici eseguito nel febbraio del 2023 dai finanzieri del Gruppo di Orbassano presso un esercizio commerciale di Carmagnola tipo “gran bazar”. I successivi accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza hanno consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminoso costituito da tre imprenditori – collegati tra di loro avendo le attività una comune legale rappresentante, anch’ella cittadina cinese -, operanti in quattro diversi empori ubicati nella Città Metropolitana di Torino. I gestori erano soggetti di etnia cinese che, una volta divenuti insolventi nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria, trasferivano il complesso aziendale (personale, attrezzature e magazzino) a una diversa impresa costituita ad hoc, mutando così – almeno formalmente – la ragione sociale e il numero di partita IVA ma continuando, di fatto, a operare con i medesimi clienti e fornitori. Le imprese avevano un orizzonte operativo pari a massimo tre esercizi finanziari, nel corso dei quali non venivano mai pagate le imposte dovute. Una frode fiscale in piena regola, nota come metodo “apri e chiudi”. Veniva, inoltre, adoperata manodopera “in nero” o irregolare, senza che fossero quindi corrisposti i contributi lavorativi spettanti.