Riscontrate anche ferite ed ecchimosi a livello del costato

Alex Marangon aveva una profonda ferita alla testa causata da un corpo contundente che, anche senza l’annegamento nel Piave, avrebbe potuto ucciderlo. È quanto emerso dall’autopsia sul corpo del barman 25enne veneziano, trovato martedì senza vita su un isolotto nel fiume Piave a Vidor, in provincia di Treviso. L’esame autoptico eseguito dal medico legale Alberto Furlanetto, ha evidenziato la presenza di una ferita importante alla testa, oltre a una serie di ferite ed ecchimosi a livello del costato. Tutti gli accertamenti sul caso partiranno da quella profonda lesione che, per le caratteristiche riscontrate, è stata causata da un corpo contundente.

Rimane da capire l’origine del colpo, se dovuto a una caduta da una altezza importante o se per mano di terzi. Anche le ferite sul costato potrebbero essere frutto della caduta, così come del corpo sbattuto in acqua dalle correnti. Il giovane, sabato sera, aveva partecipato a una festa con un rituale sciamanico in una abbazia a Santa Bona a Vidor, nel Trevigiano, dove avrebbe preso della ayahuasca, sostanza usata dagli sciamani.

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