Novi Ligure, tenta di investire una donna e poi la picchia

Solo in un secondo momento si è capito che si trattava di un tentato femminicidio: le immagini diffuse dai carabinieri

Un’autovettura lanciata a tutta velocità manca di un soffio una donna, finisce sulle aiuole, infrange i sostegni della segnaletica stradale e va a sbattere contro un albero. La donna cade a terra, grida, l’uomo scende dal suv e la aggredisce con violenza inaudita. Proprio in quel momento sta passando a piedi un carabiniere in pensione, che interviene cercando di fermare l’uomo. La donna, intanto, sconvolta e terrorizzata, piange e grida.
Quando la gente intorno comprende cosa sta accadendo, l’uomo rischia di essere linciato dai passanti. L’ex carabiniere riesce comunque a gestire la criticità, fino all’arrivo dei colleghi in divisa della vicina Stazione. L’episodio è accaduto a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Su cosa abbia portato al suo folle gesto sono in corso le indagini dei carabinieri, che hanno diffuso le immagini di quanto accaduto riprese da una telecamera di sorveglianza privata. La donna è stata accompagnata in ospedale, sconvolta ma salva.

Solo in secondo momento, grazie al racconto del brigadiere in pensione intervenuto, si è capito che si è trattato di un tentato femminicidio. “Ho visto una donna che era stravolta, poi ho visto un auto sul viale che è passata a tutta velocità, ha fatto inversione e ho capito che stava per succedere qualcosa. L’auto ha travolto una panchina e una fontanella. Poi ho visto la donna a terra e ho pensato a un malore”, ha raccontato Carlo all’inviato della trasmissione Ore14, su Rai2. Il senso del dovere non ha data di scadenza e l’ex militare capisce che deve intervenire: “Ho visto l’uomo scendere dall’auto e afferrare la donna per capelli e picchiarla, colpendola con dei pugni in faccia e l’ho fermato. Lui ha cercato di fuggire in auto, ma l’ho bloccato nuovamente e l’ho consegnato ai carabinieri che nel frattempo erano arrivati sul posto”.

Una cosa però è certa, l’esperienza e l’addestramento nei Carabinieri dei ROS, che si occupano di operazioni speciali e di alta complessità, si sono manifestati in un momento di emergenza e pur non considerandosi un eroe, ora che il pericolo è passato, Carlo sospira: “Se non ci fossi stato io l’avrebbe sicuramente ammazzata“.