L'operazione è stata guidata dall’Agenzia delle Dogane italiana con il supporto dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode e la partecipazione di altri otto Stati membri

L’operazione doganale congiunta ‘Bellerophon’ ha scoperto più di 18 milioni di euro di frodi Iva riguardanti merci importate nell’Ue. E’ stata guidata dall’Agenzia delle Dogane italiana (Adm) con il supporto dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) e la partecipazione di altri otto Stati membri.

L’operazione – scrive l’Olaf in una nota – si è concentrata sulla potenziale evasione dei dazi all’importazione e dell’Iva relativi a merci, principalmente tessili, calzature e giocattoli, importate nell’Unione europea nell’ambito del cosiddetto regime doganale 42. Quest’ultimo si applica quando le merci entrano in Europa attraverso uno Stato membro ma hanno un altro Stato membro come destinazione finale. La procedura consente agli importatori di ottenere un’esenzione Iva nel Paese Ue di entrata. L’imposta è quindi dovuta nel Paese di destinazione effettiva.

L’Olaf e i suoi partner hanno riscontrato tentativi di abusare delle agevolazioni della procedura doganale 42 attraverso i cosiddetti sistemi di “commercio scomparso”. La maggior parte dei casi rilevati dall’operazione riguardavano la rotta marittima Cina-Grecia-Italia, con il porto del Pireo come principale punto di ingresso delle importazioni e l’Italia come principale mercato finale. Le attività di controllo sono state coordinate con le autorità doganali di altri otto Stati membri. La fase operativa, con controlli diretti delle merci alla frontiera, si è svolta tra il 5 e il 23 giugno 2023 e ha individuato diversi operatori commerciali scomparsi e importazioni sottovalutate. A queste attività è seguita successivamente una fase post-operativa, conclusasi nel gennaio di quest’anno, consistente in audit sui destinatari finali delle merci in Italia.

La scorsa settimana presso la sede dell’Ad, a Roma si è tenuto un incontro finale di debriefing sui risultati. I Paesi partecipanti e l’Olaf hanno discusso delle informazioni raccolte durante l’operazione e della futura cooperazione per contrastare questo tipo di frode. In seguito ai controlli effettuati durante la Jco ‘Bellerophon’ sono state sequestrate anche due grosse spedizioni di merce contraffatta. Contengono 127mila cappelli e articoli di abbigliamento contraffatti, oltre a 4 milioni di pacchetti di sigarette. Il direttore generale dell’Olaf Ville Itälä ha commentato: “L’operazione congiunta ‘Bellerophon’ ha prodotto risultati molto tangibili a beneficio dei cittadini dell’Ue. L’evasione dell’Iva e dei dazi doganali si traduce in una perdita di gettito fiscale, che incide direttamente sulla spesa di un Paese per beni e servizi pubblici a beneficio dei suoi cittadini, come scuole e ospedali. L’Iva è anche una fonte di entrate per il bilancio dell’Ue. Gli investigatori dell’Olaf supportano ormai da anni le autorità nazionali nella lotta alle frodi doganali e continuiamo a impegnarci in tal senso”.

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