Shoah, Segre: “Quando entro al Memoriale torno alla deportazione”

La senatrice a vita in visita al Binario 21 a Milano insieme al presidente del Senato, Ignazio La Russa

Quando entro al Memoriale della Shoah “non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata. Non l’ho mai dimenticato”. Lo ha detto la senatrice a vita e presidente della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza, Liliana Segre, arrivando al Memoriale della Shoah di Milano. Presenti alla visita anche i membri della Commissione e il presidente del Senato Ignazio La Russa. Non sono mancati l’ex premier e senatore a vita Mario Monti, il senatore di Forza Italia Claudio Lotito, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e il prefetto Claudio Sgaraglia. Segre fu deportata a 13 anni dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

La Russa: “Ho regalato a Segre una targa con l’articolo 3 della Costituzione”

E’ arrivato al Binario 21 anche Ignazio La Russa che ai cronisti ha detto: “Ho regalato alla senatrice a vita Liliana Segre una targa con l’articolo 3 della nostra Costituzione. Andate a leggerlo”. Quest’ultimo recita, tra l’altro, che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

La Russa: “Antifascista? Non svilite queste occasioni”

“Oggi si sente un po’ antifascista?”, hanno chiesto i giornalisti a La Russa che ha replicato: “Non svilite queste occasioni con queste cose”.
“Ho ringraziato la senatrice per le emozioni che ci ha regalato. L’occasione si deve ripetere il più spesso possibile soprattutto per gli studenti. Dal presidente della Regione Attilio Fontana e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, c’è stato un interessamento perché questo sia incentivato”.