Faida rapper, indagati i due lottatori Mma a cui ha sparato Shiva

Si tratta di Alessandro Maria Rossi, 25 anni, e Walter Pugliesi, 30 anni. Al momento si procede per violazione di domicilio

La Procura di Milano ha iscritto sul registro degli indagati Alessandro Maria Rossi, 25 anni, e Walter Pugliesi, 30 anni, i due lottatori di MMA di Vimercate e Lodi che la sera dell’11 luglio scorso avrebbero tentato il pestaggio del rapper ‘Shiva’ (Andrea Arrigoni) nel cortile dell’etichetta discografica ‘Milano Ovest di via Cusago a Settimo Milanese (MI). I due sono stati a loro volta inseguiti dal 24enne appena sceso dall’auto che ha esploso nella loro direzione cinque colpi di pistola, ferendoli alle gambe. In seguito all’episodio, Shiva è stato arrestato per tentato omicidio. Da quanto apprende LaPresse, la pm di Milano Daniela Bartolucci e l’aggiunto Laura Pedio hanno ipotizzano per il momento il solo reato di violazione di domicilio per essere entrati illegalmente nella sede della società, da oltre 4 milioni di euro all’anno di ricavi e di proprietà al 70% di Shiva e del fratello, Luca Arrigoni. Tuttavia, durante l’interrogatorio di garanzia del rapper milanese davanti alla gip Stefania Donadeo sarebbero emersi ulteriori elementi che potrebbero portare gli inquirenti a ipotizzare le lesioni aggravate o altri reati. Lesioni che non sono mai state denunciate alle forze dell’ordine da ‘Shiva’, difeso dall’avvocato Daniele Barelli, o refertate in un ospedale.

La faida tra crew

I due fighter, colpiti dagli spari esplosi “ad altezza d’uomo” con una pistola calibro 9X21 che non è ancora stata trovata dagli investigatori della squadra mobile di Milano, hanno riportato rispettivamente una “lesione da arma da fuoco” con “il proiettile” che ha “sfiorato la coscia sinistra provocando una ustione di Il grado” per Rossi, e una ferita alla gamba destra “con foro d’ingresso a livello surale e foro d’uscita a livello gastrocnemio mediale” con 7 giorni di prognosi per Pugliesi. A quanto risulta si sarebbero presentati nella sede dell’etichetta discografica senza armi o oggetti ‘atti a offendere’ ma indossando dei guanti da motociclista con protezione per le nocche che, se utilizzati in un pestaggio – ragionano gli inquirenti – amplificano la durezza dei colpi sulla vittima. L’aggressione è da inserire nel contesto della faida in corso tra la ‘Santana gang’ di cui ‘Shiva’ è il leader, e la crew rivale ‘SevenZoo’ di San Siro, capeggiata dal trapper Rondo da Sosa, già in passato coinvolto inchieste della Procura di Milano.