I resti dei 3 corpi degli operai morti ieri nell’esplosione alla ditta Esplodenti Sabino, Giulio Romano originario di Casalbordino (Chieti), Fernando Di Nella di Lanciano (Chieti) e Gianluca De Santis di Palata, in provincia di Campobasso, sono stati recuperati ieri sera e portati in obitorio a Chieti per una prima ricognizione. Le indagini sono in corso, a coordinarle il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Lanciano, Silvia Di Nunzio.
“Inspiegabile la causa dell’esplosione che ha portato alla morte i 3 operai dell’azienda”. Così in una nota la società Esplodenti Sabino chiarendo che l’incidente di ieri ‘si è verificato durante una fase normale di lavorazione di munizionamento, eseguita per conto dell’Agenzia industrie difesa’.
“È per me motivo di profondo dolore dover intervenire su un incidente sul lavoro di inaudita gravità, accaduto nello stabilimento di Casalbordino della ditta Esplodenti Sabino, a causa del quale hanno perso la vita tre operai: Giulio Romano, 56 anni di Casalbordino, Fernando Di Nella, 62 anni, di Lanciano, e Gianluca De Santis, 40 anni, di Palata, sposato e padre di 2 figli”. Lo ha dichiarato l’arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, Bruno Forte, riferendosi all’esplosione avvenuta ieri alle 12.30 nello stabilimento di Casalbordino della Esplodenti Sabino dove sono morti i 3 operai. “L’incidente del 21 dicembre 2020 aveva provocato ugualmente 3 vittime – ha sottolineato monsignor Forte – Viene a confermarsi che il trattamento delle polveri esplosive è ad alto rischio e in Abruzzo continua a produrre morte e dolore. Una riflessione seria è doverosa e necessaria da parte di tutti gli enti che hanno responsabilità e compiti nella filiera e richiede da chi ha ruoli politici che la sicurezza sul lavoro sia assicurata e garantita al massimo per tutti – ha concluso – Più che mai è urgente garantire l’efficacia delle politiche di prevenzione dei rischi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e prego per loro e i loro cari che hanno perso la vita e chiedo che nella preghiera dei fedeli delle celebrazioni eucaristiche nelle nostre comunità se ne faccia ricordo per invocare luce dall’alto e sollecitare adeguate misure”.