Cinque vite spezzate nella notte tra mercoledì e giovedì, l’ennesima tragedia sul lavoro, l’incredulità che lascia spazio al dolore e alla rabbia. E’ successo tutto in un attimo, pochi minuti dopo la mezzanotte. A Brandizzo, cittadina della prima cintura torinese, dove un gruppo di operai stava lavorando lungo i binari della linea ferroviaria Torino-Milano. Tutti dipendenti della Sigifer di Borgo Vercelli, azienda specializzata nei lavori di manutenzione e armamento ferroviario da quasi 100 addetti. L’impatto con un treno non ha lasciato scampo a cinque di loro. Due le persone miracolosamente illese. Sotto shock, comprensibilmente, come i due macchinisti del treno. L’incidente è avvenuto all’altezza della stazione. E in stazione per deporre dei fiori, si è recato nel pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La vittima più giovane, assunto dell’azienda solo due anni fa, aveva appena 22 anni: Kevin Laganà, di Vercelli, come il 34enne Michael Zanera e il 52enne Giuseppe Lombardo. Di Brandizzo e Borgo d’Ale, invece, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, e Giuseppe D’Aversa. Il treno li ha travolti, uccidendoli, mentre erano impegnati a sostituire alcuni pezzi deteriorati.All’impatto sono sfuggiti due operai, ricoverati all’ospedale della vicina Chivasso, sotto shock, ma illesi. Uno di loro ha raccontato di aver visto il treno arrivare e di essersi lanciato, d’istinto, sull’altro binario. L’altro superstite, dipendente Rfi, si trovava sull’altro binario. “Per loro è un momento di shock. Sanno cosa è successo, hanno visto. Il componente della squadra continuava a dire ‘I ragazzi, i ragazzi, è una tragedia’ riferendosi ai suoi compagni di lavoro'”, ha dichiarato il sindaco di Brandizzo Paolo Bodoni, che ha chiesto di fare chiarezza sulla vicenda al più presto.Ricoverati in osservazione, in una stanza separata della struttura ospedaliera, anche i due macchinisti alla guida del convoglio, non in servizio commerciale: lo stavano conducendo in deposito. Un errore di comunicazione, probabilmente, ha condotto alla tragedia. I due, sconvolti, si sono chiusi nel silenzio. “Sono risentiti perché hanno letto notizie non vere”, ha dichiarato ancora il sindaco di Brandizzo. I quattro sono stati dimessi in serata, poco dopo le 18. Prima di lasciare la struttura, i due macchinisti sono stati ascoltati come persone informate sui fatti.All’incredulità della città per quanto accaduto si accompagna l’immenso dolore dei familiari delle vittime.
Tanti i messaggi di cordoglio sui social. Tantissimi, in particolare, all’ultima storia postata da una delle vittime, il 34enne Zanera: “È la prima volta che mi succede mentre saldo la rotaia. Mi è uscito il crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente. Nonostante lo richiamo tutti i giorni ultimamente perché non è un bel periodo per me”. Parole che, dopo quanto accaduto, suonano inquietanti. E mentre le autorità indagano sulla dinamica, anche gli abitanti di Brandizzo offrono la loro testimonianza. Alcuni di loro, residenti nei pressi della stazione, hanno raccontato di aver sentito “un boato, nient’altro. Il treno non ha fischiato, niente di niente”, il racconto di Laura a LaPresse. “Mio marito – ha detto – mi ha chiesto se fosse normale. In un primo momento ho addirittura pensato a un cedimento del sottopasso”. “Non siamo usciti in giardino – ha aggiunto – ma abbiamo visto i lampeggianti intorno all’una. Non avendo sentito le sirene non pensavamo a una tragedia del genere”.Appena appresa la notizia, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio si è recato sul luogo dell’incidente, “per portare il cordoglio di tutta la comunità piemontese, per quella che è una tragedia immane ed accettabile”. “Morire sul lavoro – ha detto – è una cosa che non possiamo accettare. Ci uniamo al dolore delle famiglie perché non possiamo accettare questa tragedia immane per la comunità piemontese”. Con lui anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Purtroppo è l’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce il territorio, tra l’altro proprio oggi che siamo in attesa di ricevere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. Il Capo dello Stato, dopo l’intervento a Torre Pellice dove ha ribadito che “morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza”, nel pomeriggio ha voluto recarsi alla stazione di Brandizzo, per depositare dei fiori. Tanti i commenti del mondo della politica. Su tutti spicca quello di Giorgia Meloni, il cui auspicio “è fare quanto prima piena luce sull’accaduto”. La premier ha spiegato, sui social, di aver “appreso con dolore e tristezza della tragica scomparsa dei cinque operai”, “alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza”.