Monza, fermato uomo con 200 identità: tra i suoi nomi anche Putin

Monza, fermato uomo con 200 identità: tra i suoi nomi anche Putin
Der Angeklagte Mohammed A. sitzt am 07.03.2017 in Bremervörde (Niedersachsen) vor Beginn der Verhandlung im Saal des Amtsgerichts. Drei Männer müssen sich seit Dienstag in Bremervörde vor Gericht verantworten, weil sie im Sommer 2015 nach einem schweren Autounfall die Arbeiten der Einsatzkräfte massiv behindert haben sollen. Damals war in Bremervörde ein Auto ungebremst in eine Eisdiele gerast. Ein zweijähriger Junge und ein 65 Jahre alter Mann starben. Photo by: Carmen Jaspersen/picture-alliance/dpa/AP Images

A volte diceva di essere nato in Austria, altre volte in Lussemburgo. In altre occasioni ancora si dichiarava apolide

Nella banca dati risultava aver fornito alle forze dell’ordine circa 200 nomi diversi, tra cui anche quello di Vladimir Putin, rendendo impossibile stabilire le sue esatte generalità e nazionalità. L’uomo è stato fermato martedì 1 agosto dagli agenti della Volante della questura di Monza perché era sdraiato su un materassino in Piazza Cambiaghi risultando d’intralcio alla circolazione dei veicoli. Quando i poliziotti hanno chiesto di fornire le proprie generalità, l’uomo è rimasto immobile fissando il vuoto, senza mai accennare una risposta alle domande degli operatori.

200 diverse identità

L’uomo, che non aveva documenti, è stato accompagnato in questura per l’identificazione e per rintracciare eventuali parenti che potessero prendersi cura di lui. Solo lì i poliziotti hanno scoperto che durante le precedenti identificazioni, avvenute in varie parti d’Italia e anche in altri paesi europei aveva fornito nomi e nazionalità differenti, spesso ricorrenti ma con date di nascita diverse. A volte diceva di essere nato in Austria, altre volte in Lussemburgo: in un’occasione si era reso responsabile di un reato di resistenza a pubblico ufficiale in occasione dell’intervento delle Forze di Polizia per aver sferrato un pugno ad un passante. In altri casi, affermava di essere cittadino russo e di chiamarsi Putin, con diverse segnalazioni e denunce a suo carico. In altre occasioni, si dichiarava apolide, cittadino tedesco, austriaco, dei Paesi Bassi o del Regno Unito. In totale, ha fornito almeno 200 nomi e date di nascita differenti durante il suo soggiorno in Europa. Gli accertamenti effettuati hanno portato all’inserimento delle generalità dell’uomo nel Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia per cercare di scoprire la sua vera identità. Nel frattempo, è stato disposto il suo allentamento dal territorio nazionale con la designazione di “sconosciuto”.

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