La vittima, 19enne, ritrovata in mare: rilievi nel barber shop dove lavorava come apprendista barbiere

Possibile svolta nelle indagini a Genova dopo l’omicidio del 19enne egiziano, Mahmoud Abdalla, ritrovato morto e mutilato, senza mani né testa, in mare al largo di Santa Margherita Ligure. Mentre l’autopsia ha accertato che il ragazzo è stato ucciso con almeno tre colpi inferti con un oggetto acuminato non ancora identificato, in serata, ieri, i carabinieri hanno svolto una serie di rilievi insieme ai tecnici della scientifica all’interno di un barber shop di Sestri Ponente, forse alla ricerca di tracce dell’omicidio.

Il ragazzo infatti negli ultimi tempi, dopo una breve esperienza in un negozio del centro storico, lavorava come apprendista barbiere nel quartiere del ponente città. Le ultime tracce, secondo gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini, risalgono a domenica quando il ragazzo risultava ancora in vita. Il ritrovamento lunedì mattina del cadavere in mare. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Daniela Pischetola.

Controlli sono stati intanto effettuati sugli ultimi movimenti della vittima e i contatti più stretti, per ricostruire le ore precedenti il delitto. Il sopralluogo di ieri con il supporto della scientifica è durato circa un paio d’ore. Controlli per verificare la presenza di eventuali tracce che possano fare luce sul delitto, svolti poco dopo l’ora di chiusura del locale.

Inquirenti ascoltano amici e conoscenti

Gli inquirenti stanno continuando a sentire amici e conoscenti del ragazzo, le cui ultime tracce in vita risalgono a domenica scorsa, impresse nei video di alcune telecamere di sorveglianza ora al vaglio. Nelle ultime ore i carabinieri con la scientifica hanno effettuato diversi sopralluoghi, tra cui quello nel barber shop di via Merano a Sestri Ponente all’interno del quale il giovane lavorava da diverse settimane. Non sarebbero emersi al momento elementi utili alle indagini ma parallelamente è stato controllato anche un altro negozio, dello stesso titolare ma con sede sulla riviera di levante. Si cerca ancora anche l’arma del delitto, che potrebbe essere un coltello o un oggetto appuntito, ma che ancora non è stata rinvenuta. In queste ore è stato sentito anche il fratello di Mahmoud Abdalla, residente a Milano, che aveva sentito l’ultima volta il 19enne una decina di giorni fa. Le ultime tracce del ragazzo porterebbero da Genova alla riviera, dove non si esclude sia stato compiuto materialmente l’omicidio, prima di abbandonare il corpo mutilato in mare nel tentativo di occultare il cadavere. Se così fosse il tentativo non è andato a buon fine: il corpo, come accade nel tratto di costa attorno al golfo del Tigullio, è stato spinto dalle correnti che da qui girano verso ponente, incagliandosi però all’altezza del porto di Santa Margherita dov’è stato notato da alcuni diportisti che hanno dato l’allarme, ormai giorni fa.

Cosa dice l’autopsia

Un omicidio quello del 19enne, come svelato dall’autopsia sul corpo del ragazzo, perpetrato con un oggetto acuminato che lo ha colpito al cuore, al fegato e all’addome. Tre colpi almeno, che non hanno lasciato scampo al ragazzo, mutilato e abbandonato in acqua dove è stato ritrovato da alcuni diportisti che hanno dato l’allarme.

La sequenza degli eventi aveva visto partire le ricerche lunedì dopo il macabro ritrovamento di una mano amputata alla foce del fiume Entella, pochi chilometri ad est rispetto a Santa Margherita, poi il ritrovamento dell’altro arto amputato e infine il corpo.Grazie alle impronte digitali era stato possibile risalire all’identità del 19enne, fino a pochi mesi prima ospite di un centro per migranti minori non accompagnati di Genova. Dal compimento dei 18 anni in avanti invece i tasselli sulla sua vita, i suoi contatti, i suoi spostamenti e le sue attività sono in via di ricostruzione.Nessuna ipotesi al momento è esclusa, dal regolamento di conti al delitto maturato negli ambienti legati alla droga: manca ancora una certezza sull’arma utilizzata, da chiarire se possa essere compatibile con un punteruolo o per ipotesi con un paio di forbici.Le amputazioni delle mani e della testa, che ancora non è stata rinvenuta, invece sarebbero compatibili sia con un taglio netto che con un eventuale impatto con le eliche di un natante.Le indagini devono ancora stabilire dove è stato ucciso il ragazzo e se le mutilazioni siano state inferte prima o dopo la morte e dell’abbandono del corpo in mare, in un tentativo di occultamento del corpo o per ritardarne l’identificazione.Da chiarire anche dove sia stato abbandonato il corpo, con ampie probabilità nel levante da dove le correnti marine spingono verso ovest dove nei giorni scorsi è stato ritrovato il cadavere. 

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