Muhammed Ali, Robert De Niro, Gabriel Garcia Marquez e Sergio Leone seduti allo stesso tavolo. Una cena nata quasi per caso grazie a un giornalista italiano. Un’osteria nel cuore di Roma che ha ospitato e ancora oggi ospita tantissimi vip e personaggi del mondo dello spettacolo. Il giornalista è Gianni Minà. L’osteria è Checco Er Carettiere, da sempre gestito dalla famiglia Porcelli a Trastevere e da sempre meta di registi, attori, politici e vip. Grazie al suo primo gestore, Francesco ‘Checco’, ha ospitato personaggi di ogni tipo: dal poeta Trilussa negli anni ’40 al regista Federico Fellini fino all’attore Roberto Benigni, che appena sbarcato dall’America scelse proprio questo locale per festeggiare l’Oscar vinto per ‘La vita è bella’. Oggi il ristorante è gestito dalle quattro figlie di Checco, che è scomparso nel 1998.
“Tutta ‘sta storia del mondo del cinema e dello spettacolo nasce da qua: mio padre in quinta elementare andava a scuola con Sergio Leone ed Ennio Morricone, tutti trasteverini, e quando sono cresciuti si sono incontrati di nuovo qua. Avevamo il ristorante dal 1935, chi poteva essere a riunire tutta la combriccola? Quarant’anni dopo, hanno fatto anche una cena per celebrare la loro amicizia”, racconta Stefania Porcelli a LaPresse indicando la foto di suo padre con Leone e Morricone scattata alle elementari e, più in basso, lo scatto della loro reunion. Ai piedi della parete c’è un solo tavolo, che ospitava gli amici famosi del proprietario. “Ogni giorno avevamo a pranzo personaggi incredibili, mio padre non li faceva nemmeno ordinare”, racconta ancora Stefania. Nel salone più grande, alle porte di un cortile, le foto con illustri personaggi non mancano (“Eravamo un punto di riferimento perché, anche se non c’erano ancora le leggi sulla privacy, qui da noi la privacy c’è sempre stata”.
Nessun dubbio, però, su quale sia la foto più richiesta. E non certo solo oggi, che si ricorda Minà. Gli aneddoti su quell’incontro sono ormai un ‘cult’. E Stefania l’ha vissuto in prima persona. “Minà aveva intervistato Ali e visto che lui era un abitué decise di portarlo qui da noi, però c’era Sergio Leone che stava con De Niro perché stavano lavorando a ‘C’era una volta in America‘ e gli disse: Vieni a cena con noi? Gli rispose che stava con Ali e ne nacque una baruffa tra loro. Partì un incrocio di telefonate e, morale della favola, alla fine sono arrivati tutti insieme”, racconta oggi la donna. “E’ stata una serata memorabile. All’epoca io avevo 26 anni, questa è una foto del giugno 1982 e me la ricordo benissimo quella serata. Immaginate se a quell’età vi vedete arrivare uno alto due metri, bello come il sole, una montagna di muscoli, sorridente e placido. Ali – dice ancora – è stato un sogno proibito di tutte quelle della nostra generazione. Ci è riuscito Gianni, persona simpatica e semplice, a portarlo qui”. Del resto, Minà “qui era uno di casa, arrivava con personaggi di tutti i tipi”. Anche Stefania ha un aneddoto da svelare: “Quella foto fu scattata da mio padre con la macchinetta di Minà. E non finiva qua, c’erano altri personaggi che non volevano essere fotografati. Gianni invece esibiva sempre questa foto in televisione e dopo um po’ di tempo l’ho nuovamente rintracciato per recuperarla”. Cosa avvenuta dieci anni fa: “Gianni gentilmente è venuto a pranzo con la sua signora e ce l’ha portata. E’ una cosa che mi ha reso molto contenta. Al di là della risonanza che ha avuto, per me era anche una questione affettiva”.