Ci sarebbero una serie di incongruenze nel racconto del testimone sentito dai magistrati della Dda di Palermo sulla partecipazione di Matteo Messina Denaro ad un festino a luci rosse in una villa del palermitano. L’uomo, che avrebbe partecipato alla festa, ha raccontato due anni fa l’episodio all’ex iena Ismaele La Vardera, oggi deputato regionale in Sicilia e vicepresidente della commissione antimafia dell’Ars. Da quanto filtra il testimone avrebbe riconosciuto il boss solo dopo il suo arresto e ne avrebbe associato il volto alla persona presente ai festini.
Oggi è stata perquisita anche la casa della presunta amante di Messina Denaro. Oltre alle abitazioni di Francesco e Maria Mesi, l’amante storica di Matteo Messina Denaro ad Aspra una frazione di Bagheria in provincia di Palermo, i carabinieri del Ros hanno perquisito la torrefazione che gestiscono a Bagheria i due fratelli e la casa di campagna della famiglia. I due fratelli Mesi all’inizio degli anni duemila vennero indagati per favoreggiamento della latitanza del boss di Castelvetrano: Francesco patteggiò la pena, mentre Maria è stata condannata in via definitiva senza l’aggravante mafiosa, in virtù della sua relazione sentimentale con Messina Denaro.