Trecentotrentamila attraversamenti irregolari di migranti alle frontiere esterne dell’Unione Europea nel 2022: è il numero più alto dal 2016 ed è un +64% dall’anno precedente. A riferirlo è l’agenzia Ue di controllo delle frontiere, Frontex.
Dopo il minimo indotto dalla pandemia nel 2020, questo è stato il secondo anno consecutivo con un forte aumento del numero di ingressi irregolari. La rotta dei Balcani occidentali ha rappresentato quasi la metà del totale, con una crescita rispetto all’anno precedente del 136%. Segue in termini numerici la rotta del Mediterraneo centrale, che interessa l’Italia, con 102.529 ingressi e un incremento del 51%, che è solo terza in termini di aumento percentuale dietro la rotta del Mediterraneo orientale, che vede 42.831 ingressi e un incremento del 108%.
Siriani, afgani e tunisini insieme hanno rappresentato il 47% dei rilevamenti nel 2022 – scrive l’agenzia -. Il numero di siriani è quasi raddoppiato a 94.000. Le donne hanno rappresentato meno di uno su dieci dei rilevamenti, mentre la percentuale di minori segnalati è leggermente diminuita a circa il 9% di tutti i rilevamenti. Separatamente, tra il 24 febbraio 2022 e la fine dell’anno sono stati contati quasi 13 milioni di rifugiati ucraini all’ingresso alle frontiere terrestri esterne dell’Ue dall’Ucraina e dalla Moldavia, che non sono inclusi in queste cifre. Nello stesso periodo, 10 milioni di cittadini ucraini sono stati segnalati in uscita dalle stesse sezioni di frontiera.