Nella Val di Magra scossa da due delitti avvenuti nel giro di due giorni c’è un fermo, arrivato nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Nevila Pjetri, 35enne di origini albanesi trovata morta lungo gli argini del torrente Parmignola a Sarzana a pochi chilometri dal confine tra Liguria e Toscana domenica scorsa. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale della Spezia, coordinati dalla Procura della Repubblica della Spezia, hanno eseguito il provvedimento nei confronti di un uomo di 32 anni, un artigiano residente a Massa Carrara. Interrogato dai militari in giornata, gli inquirenti motivano il fermo per gravi elementi raccolti nei suoi confronti. Ancora non c’è certezza sul movente ma solo ipotesi. Tra i particolari però che hanno portato gli investigatori a concentrarsi su di lui, il fatto che il 32enne risultasse proprietario di un’auto bianca, proprio il colore descritto dalle prime testimonianze raccolte sul posto dopo il ritrovamento del corpo di Nevila. A parlare alcune prostitute che frequentano la zona e che conoscevano la ragazza, vista l’ultima volta la sera prima del delitto mentre saliva su un veicolo bianco, per non fare più ritorno.Il medico legale che intanto ha svolto l’autopsia sul corpo della giovane ha identificato in almeno due i colpi di pistola che hanno portato al decesso della 35enne, uno alla fronte ed uno alla nuca.Nel frattempo non si fermano gli accertamenti di Carabinieri e Polizia, sul secondo omicidio emerso nelle scorse ore con il ritrovamento poco distante dal corso del Parmignola, nelle campagne di Sarzana, del cadavere di una transessuale di 43enne. Dalle prime notizie è emerso che la vittima, di professione parrucchiera, era residente ad Aulla. La vittima è stata trovata fuori dalla sua auto, dalla quale è stata staccata la targa, nella boscaglia. A bordo del veicolo sono emerse tracce di sangue su uno dei tappetini e alcuni bossoli, sotto sequestro in attesa di analisi. Ad una prima verifica non sarebbero emersi punti di contatto o conoscenza tra le due vittime, ma gli inquirenti non escludono un collegamento tra le due morti, avvenute a poche ore di distanza e che ha scosso gli abitanti in quel fazzoletto di terra di confine tra le due regioni dove nelle prossime ore è stata prevista anche una seduta straordinaria del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza di tutti i sindaci della Val di Magra con l’obiettivo di rafforzare l’azione di prevenzione sul territorio